È stato pubblicato il 4 febbraio 2016, dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), il documento di sintesi relativo alla policy governativa a sostegno delle startup innovative.
Al suo interno sono riportate tutte le misure che mirano a promuovere “la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare giovanile”, ma anche “l’aggregazione di un ecosistema animato da una nuova cultura imprenditoriale votata all’innovazione”, così come “a favorire una maggiore mobilità sociale, il rafforzamento dei legami tra università e imprese” nonché una più forte “capacità di attrazione di talenti e capitali esteri nel nostro Paese”.
Si va dalla definizione di startup innovativa alle misure di agevolazione per la promozione dell’ecosistema dell’innovazione, declinando l’argomento in diversi sotto capitoli normativi.
C’è anche la guida alla piattaforma #ItalyFrontiers, vetrina digitale di startup e pmi che potrebbe consentire ad investitori e imprenditori di promuovere la startup economy in Italia, individuando le aziende innovative più promettenti su tutto il territorio nazionale.
Secondo il 5° Rapporto bimestrale sull’accesso al Fondo di garanzia di startup e incubatori, sempre pubblicato recentemente al MiSE: al 31 dicembre 2015 si registra un aumento dell’85% delle startup beneficiarie e un aumento delle risorse finanziarie erogate (+35 milioni).
In totale, secondo quanto riportato dal Rapporto del ministero, alla fine dell’anno scorso, sono 711 le startup innovative destinatarie di finanziamenti bancari facilitati dall’intervento del Fondo di Garanzia per le PMI, per un totale di 289.2 milioni di euro (di cui l’importo garantito è pari a 225.827.047 €), con una media di 274.000 euro a prestitoe per un totale di 1.054 operazioni (alcune imprese hanno ricevuto più di un prestito).