Datagate, Snowden convinse una ventina di colleghi a dargli la password

di Paolo Anastasio |

L’ex contractor della Cia raggirò alcuni impiegati della base delle Hawaii a consegnargli le credenziali per entrare nel sistema. Attualmente la talpa del Datagate, che gode dell’asilo temporaneo di Mosca, lavora per una grande azienda russa.

Stati Uniti


Edward Snowden

Edward Snowden ha usato le password di alcuni suoi colleghi della Nsa (National Security Agency) di una base delle Hawaii, persuasi a loro insaputa a consegnare all’ex contractor della Cia le credenziali per entrare nel sistema e trafugare documentazione top secret.

 

Lo scrive la Reuters, aggiungendo che alcuni dei 20-25 impiegati della Nsa che inconsapevolmente hanno aiutato Snowden ad introdursi nel sistema sono stati identificati, interrogati e sollevati dall’incarico. Lo hanno riferito fonti investigative del governo Usa.

 

Snowden avrebbe raggirato i 20-25 dipendenti del centro Nsa delle Hawaii a rivelargli login e password dicendo che le credenziali gli servivano per il suo lavoro di sistemista. Un fatto grave, che confermerebbe l’inadeguatezza delle misure di sicurezza in vigore all’Nsa, confermando la fragilità dell’agenzia che Ha avuto un ruolo centrale nella falla del sistema di intelligence Usa (Leggi articolo Key4biz).

 

Intanto, oggi l’avvocato di Snowden in terra russa, Anatoly Kucherena, ha fatto sapere che il suo assistito lavora per “una grande compagnia russa” dall’inizio di novembre, senza tuttavia precisare il nome dell’azienda per “ragioni di sicurezza”. La precisazione dell’avvocato arriva dopo che era circolata la voce che Snowden fosse alle dipendenze di VKontakte, il primo social network russo.

 

Sempre per ragioni di sicurezza, inoltre, l’ex agente Cia non ha aperto un account twitter, contrariamente alle voci circolate. Snowden si trova in Russia dopo la concessione di asilo temporaneo.

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