La stampa 3D sposa il tessile: in arrivo tessuti bio e biancheria usa e getta

di Alessandra Talarico |

La tecnologia Cosyflex di Tamicare promette una rivoluzione nel settore fashion e medicale. Si prevedono sviluppi multimiardari.

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Anche l’industria tessile comincia a intravedere i vantaggi della stampa 3D, sulla scia degli inattesi risultati di una ricerca nata per risolvere gli innumerevoli inconvenienti di un problema ben noto alle donne: il ciclo mestruale abbondante.

Il caso in questione, riportato da Bloomberg, è quello di Tamar Giloh, Ceo di Tamicare che una decina d’anni fa iniziò a studiare un modo per limitare i problemi del flusso mestruale abbondante e si mise a lavorare, in team anche col marito, a un sistema automatizzato per produrre tessuti utilizzando la stampa tridimensionale. La coppia è riuscita così a realizzare un sistema in grado di spruzzare polimeri e fibre in maniera controllata per produrre mutandine, abbigliamento sportivo e bende usa e getta.

 

Partendo dalla necessità di risolvere un problema, l’azienda è riuscita quindi a creare Cosyflex, una tecnologia totalmente diversa e sicuramente dai risvolti molto promettenti, soprattutto dal punto di vista economico, visto che si stima che il tessile 3D possa generare un mercato multi miliardario.

 

Nel 2014, quindi, le mutandine usa e getta Tamicare con assorbente incorporato arriveranno sugli scaffali di una catena farmaceutica israeliana per poi fare il loro debutto mondiale. La società è anche in trattative con un’importante azienda americana di intimo e con una compagnia britannica per il lancio sul mercato delle bende.

 

Al momento, Tamicare è in trattativa con una società israeliana per l’assemblaggio delle stampanti di tessuto, che costano all’incirca 3 milioni di dollari ciascuna e possono stampare qualcosa come 10 milioni di mutandine biodegradabili l’anno. Da quando la tecnologia è stata presentata a Denver, sarebbero oltre trenta le manifestazioni d’interesse, tra cui anche la celebre Victoria’s Secret.

 

Si tratta, certo, di un’applicazione inusuale e che di sicuro trarrà grandi vantaggi dalla libertà di design della stampa 3D, ma che dovrà anche tener conto del fatto che in questo specifico segmento i prodotti devono essere funzionali oltre che esteticamente attraenti.

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