Stati Uniti
Nel centro cittadino di Manhattan, a New York, si possono contare decine e decine di grattacieli con altezza superiore ai 100 metri. In meno di un chilometro quadrato possono vivere fino a 500 mila persone. Non stupisce che quindi che molti dei progetti di smart city destinati alla Grande mela siano proprio dedicati a questi giganti d’acciaio per contenere i consumi energetici, gestire le risorse idriche e la corrente elettrica in maniera più efficiente, anche con l’integrazione costante di energia da fonti rinnovabili.
Uno dei progetti di questo tipo più all’avanguardia è quello messo in campo da Selex ES (Gruppo Finmeccanica) e dalla Columbia University: “DiBoss“. Software che richiama applicazioni per l’intelligenza artificiale (IA), DiBoss è in grado di gestire in maniera efficiente ed autonoma un intero grattacielo da un punto di vista energetico, idrico e dei servizi offerti ai suoi abitanti, prevedendo qualunque anomalia in ogni settore e utilizzando la soluzione più idonea a seconda del livello di emergenza.
Il software è stato realizzato a partire dagli algoritmi di IA sviluppati da Roger Anderson per prevenire una vasta gamma di eventi, dalle turbolenze finanziarie alle crisi epilettiche. Saranno 16 in totale gli edifici che vedranno DiBoss installato entro il 2015, obiettivo prefissato: monitorare 24 ore su 24 l’intera struttura ideata come fosse un essere vivente e ridurre i flussi di consumo di non meno del 15%.
Per spiegarne il funzionamento, partiamo dalla base dello smart skyscraper: sfruttare il vapore delle centrali cittadine per riscaldare l’edificio dal basso verso l’alto, attivando la funzione ‘batteria termica’ con rilascio graduale dell’energia; i tornelli all’ingresso registrano il flusso di persone in entrata e uscita, riuscendo così sempre a sapere in quanti sono presenti (per piano) e modellando su questi la domanda di energia elettrica da soddisfare senza sprechi; centralizzare i dati provenienti dai sensori digitali attivi all’interno del grattacielo in un’unica piattaforma denominata ‘Building Management System‘, utile per studiare i comportamenti della struttura in diverse condizioni di pressione interna (ad esempio un incendio) ed esterna (terremoti, condizioni atmosferiche estreme).
Per le risorse idriche sono utilizzati smart meters di nuova generazione, in grado sempre di tenere ferma e pronta all’uso un’adeguata riserva d’acqua per l’emergenza. In base al flusso delle persone si attivano o restano fermi gli ascensori presenti, senza viaggi a vuoto e consumo inutile di risorse e materiali. Nella parte superiore della struttura sono previsti panelli fotovoltaici e piccole pale eoliche per la generazione di corrente da fonti rinnovabili. Tutta l’energia che è stata risparmiata e autogenerata è resa alla rete con ulteriore guadagno per chi abita la struttura, che vede diminuire il costo complessivo della gestione.
(F.F.)