L’allarme di The Lancet: smartphone e tablet in camera da letto azzerano il desiderio

di Alessandra Talarico |

Studio pubblicato sulla celebre rivista scientifica punta il dito su cellulari e tablet: se si continua a controllare l’email o i social network anche dopo mezzanotte, il tempo per fare altro è molto poco. Una catastrofe per la vita sessuale.

Regno Unito


Smartphone e desiderio

Niente sesso, siamo inglesi, era il titolo di uno dei più celebri e duraturi successi nella storia moderna del teatro di Sua Maestà. Un ritratto, quello di una società più attenta alla forma che alla sostanza, che ora si arricchisce di nuove sfumature: uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, uscendo dai paradigmi dell’opera teatrale, punta il dito su cellulari e tablet che hanno ormai invaso le camere da letto, creando non poche difficoltà all’intimità di coppia.

Un problema, quello del calo del desiderio sessuale tra gli inglesi, riassunto in pochi ma efficaci dati: secondo il serissimo studio – condotto su un campione di 15 mila adulti tra il 2010 e il 2012 – le persone tra 16-44 anni fanno sesso meno di 5 volte al mese; dai 44 anni in su la frequenza scende a tre volte al mese. Un ‘calo’ del 20% dal 2000.   

 

Le cause sono molte e molto complesse: in cima vi sono i cambiamenti demografici – meno persone che vivono insieme, più single – e la recessione. Secondo uno degli autori dello studio, Kaye Wellings, l’aumento della disoccupazione e il conseguente calo dell’autostima genera depressione e quindi un calo del desiderio sessuale.

Ma, e qui veniamo al punto, anche per chi un lavoro ce l’ha le cose in camera da letto non vanno poi molto meglio. La colpa, dicevamo, è del fatto che i nuovi strumenti digitali hanno contribuito a sfumare ancor più i confini tra lavoro e vita privata. Se dunque, gli stakanovisti dell’email continuano a controllare la posta elettronica anche dopo mezzanotte, ne consegue che il tempo per fare ‘altro’ è decisamente ridotto. E se non è il lavoro che tiene incollati agli schermi di smartphone e tablet anche a letto, ci sono i vari giochini scaricati sul device o i social network a distrarre l’attenzione dal partner sdraiato di fianco nel letto.

 

A ‘frustrare’ il desiderio sessuale, poi, c’è anche l’alterazione generata dall’immensa mole di materiale pornografico a portata di click: anche i giovanissimi entrano forse troppo presto a contatto con un immaginario sessuale che non può trovare riscontro nella realtà e preferiscono quindi rifugiarsi nell’online invece di instaurare un rapporto ‘sano’ con una persona in carne e ossa.

L’avvento degli smartphone e dei tablet avrà anche semplificato molti aspetti delle nostre vite, ma è evidente che ha creato enormi distorsioni nelle nostre relazioni come se, insomma, si riuscisse ormai a essere più ‘intimi’ col proprio dispositivo che col partner.

 

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