Promuovere e supportare la trasformazione digitale del Paese e mantenere il passo con la competizione globale e le sfide del presente, sono alcuni degli obiettivi della nuova Coalizione italiana guidata dall’Agenzia per l’Agenda Digitale (AgID).
Hanno aderito alla piattaforma nazionale 127 organizzazioni, tra associazioni, imprese e pubbliche amministrazioni, per un totale di oltre 80 progetti destinati ad incidere direttamente sugli indicatori che valutano l’impatto del digitale nella nostra società.
Come spiegato in un comunicato ufficiale dell’Agenzia: “In un contesto europeo dove il 90% della forza lavoro richiede competenze digitali minime, la Coalizione ha l’obiettivo di unire gli sforzi e accrescere il numero di cittadini e imprenditori che sappiano sfruttare il potenziale offerto dalla nuova ondata di tecnologie, tra le quali le mobile apps, i social media, i big data, l’internet delle cose, il cloud”.
Qui si inserisce il concetto di digital transformation, intesa come insieme di cambiamenti prevalentemente tecnologici, culturali, organizzativi, sociali, creativi e manageriali che riguardano tanto la Pubblica Amministrazione (PA), quanto le imprese.
Prendendo a riferimento i dati forniti dall’Agid, si parla di “864.000 cittadini coinvolti in attività di alfabetizzazione di base”, che significa acquisire le competenze necessarie per saper utilizzare un minimo i computer e i tablet, i software e le nuove forme del comunicare in rete, un dato che va confrontato con quello degli indicatori DESI (Digital Economy and Society Index) e gli impietosi dati Eurostat sul 2014, secondo cui solo il 46% degli italiani ha acquisito tali competenze (contro una media UE del 53%) e meno del 60% della popolazione naviga internet (il 31% non l’ha mai proprio conosciuta) contro una media UE 75%.
Stesso discorso per i “72.600 dipendenti della PA e 16.000 PMI coinvolti in attività di formazione avanzata sulle competenze digitali” e i “6.400 imprenditori coinvolti in percorsi di sviluppo di competenze di e-leadership”, anche qui dati che andrebbero valutati nel dettaglio, visto che per gli indici sopra citati solo il 7% delle Pmi sfrutta la rete e il 18% dei cittadini utilizza i servizi online degli enti locali.
Diffondere le nuove competenze è inoltre condizione necessaria per il successo dei progetti del Piano Crescita Digitale. L’AgID e la Coalizione italiana, si legge nella nota stampa dell’Agenzia, lavoreranno insieme a industria, amministrazioni pubbliche e scuola, “per favorire ogni sinergia possibile per amplificare la portata e l’efficacia dei progetti portati avanti dai membri della Coalizione”, aggregando gli sforzi e monitorando il percorso della digital transformation verso una società più connessa e una governance del territorio più aperta e partecipata.