Lanciata a Parigi, dove si è conclusa la COP21, l’Alleanza geotermica mondiale a guida IRENA (Agenzia internazionale per le energie rinnovabili). L’auspicio è quello di arrivare ad avere un futuro di energia pulita proveniente direttamente dal sottosuolo, fornendo alle economie emergenti un’alternativa a basso impatto ambientale rispetto alle centrali a carbone.
Lo sviluppo dell’energia dal suolo nelle economie in via di sviluppo sta aumentando soltanto del 3-4% l’anno, quando avrebbe bisogno, invece, di crescere a una velocità 9 volte superiore a quella attuale. Questo perché sarebbero diversi i rischi connessi alla perforazione geologica durante la fase di esplorazione, insieme ai relativi costi tecnologici. Allora le nazioni dell’Alleanza propongono di far decollare la quota di energia geotermica nel mix energetico globale, sia nel settore elettrico (alta e media entalpia) che in quello termico (bassa entalpia).
Tre gli ambiti in cui l’alleanza si muoverà. In primis lavorerà per l’individuazione e la promozione di modelli per la condivisione e la riduzione dei rischi connessi con l’attività geotermica, poi cercherà di contribuire a creare condizioni normative e istituzionali che facilitino investimenti privati tempestivi ed efficienti. Si impegnerà, infine a sensibilizzare sul tema dell’energia geotermica.