ENOGASTRONOMIA

Vyta e il made in Italy

a cura di Fiorina Capozzi |

Su Vyta Nicolò Marzotto sta investendo molto. La prova è nella ristrutturazione del romanissimo ristorante della Casa del Cinema, che fino a pochi mesi fa era gestito dal gruppo Palombelli in un magnifico angolo di Villa Borghese. E’ il primo “punto ristorazione” del marchio Vyta al di fuori delle grandi stazioni ferroviarie italiane e l’idea è di farne la vetrina per un progetto di grande respiro in cui si punta sul meglio dell’enogastronomia del nostro Paese.

‘Gli imprenditori italiani devono investire perché l’Italia lo merita e ha bisogno di gente che creda nel Paese e lo dimostri’ spiega Marzotto mentre mostra alla stampa un locale completamente rinnovato che ha l’ambizione di diventare un riferimento di una nuova dolce vita romana. Il ristorante Vyta, ad appena cinquanta metri da Via Veneto, è un luogo che traspira storia e cultura. Sui muri del ristorante di piazza Mastroianni sono sospese immagini tratte da celebri pellicole italiane in bianco e nero e, nella grande sala centrale del caffé, geometrici lampadari assomigliano quasi a pellicole avvolte nell’aria. ‘Abbiamo intenzione di animare questo luogo della cultura italiana’ aggiunge Marzotto che con Vyta ha rilanciato la ristorazione veloce nelle stazioni italiane grazie ad una formula basata su cibi di qualità e comfort (wifi incluso) per la clientela.

E magari anche con un bicchiere di Santa Margherita, il gruppo vinicolo che fa capo alla famiglia Marzotto e che accompagna Vyta nella sua evoluzione. ‘La qualità di cio’ che mangiamo e beviamo è importante in ogni momento della giornata. Forse lo è anche di più quando si viaggia, per piacere o per lavoro’ precisa Ettore Nicoletto, amministratore delegato di Santa Margherita, un gruppo da oltre 110 milioni di fatturato.

Con il nuovo anno, i progetti di Marzotto sul nuovo ristorante di Villa Borghese si snoderanno in un connubio di cibo, arte e vino. Non è escluso che saranno organizzati concerti e manifestazioni enogastronomiche che dovranno recuperare la tradizione del saper vivere italiano. La sperimentazione romana permetterà poi di allargare il progetto Vyta ad altre città italiane e, perché no, anche all’estero dove il legame con i vini Santa Margherita diventerà più forte. ‘Stiamo valutando la possibilità di aprire un punto Vyta a Londra. La location sarà con ogni probabilità a Covent Garden conclude Marzotto. La centralissima zona della City sarà senza dubbio un banco di prova importante per l’intero progetto e sarà anche un’opportunità per Santa Margherita che potrà mostrare e vendere i tutti i suoi vini in un’atmosfera tutta italiana. Quello che ci vuole per valorizzare anche all’estero il fior fiore di un made in Italy che tutto il mondo ci invidia.

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