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I social network hanno modificato il nostro modo di comunicare e di mantenere i contatti con gli amici, ma hanno anche, innegabilmente, conseguenze impreviste, specie se se ne fa un uso eccessivo. Secondo una ricerca della California State University, ad esempio, passare troppo tempo su Facebook & Co. ci sta aumentando la propensione al narcisismo.
Il narcisismo, che nel linguaggio comune è un termine usato come sinonimo di vanità o egoismo, dal punto di vista psichiatrico è invece un disturbo della personalità che interferisce in maniera seria nelle relazioni con gli altri.
Il narcisista, per intenderci, non è semplicemente chi passa ore ad ammirarsi allo specchio: chi è affetto da questo disturbo tende ad amplificare in maniera sproporzionata le proprie capacità e i propri talenti, si sente al di sopra delle regole, odia le critiche e rifugge dalle responsabilità, incolpa gli altri per i propri insuccessi, mostra un bisogno quasi esibizionistico di attenzione e ammirazione. È, inoltre, incapace di riconoscere e avvertire i sentimenti degli altri, tende a sfruttare il prossimo per raggiungere i propri scopi e a detestare chi non lo ammira o lo adula.
Ebbene, secondo i ricercatori, l’uso eccessivo dei social network può essere associato a diversi problemi psichiatrici, tra cui disturbo da deficit di attenzione e iperattività, depressione, ipocondria, voyeurismo, disturbo ossessivo-compulsivo, e schizoaffettivo e, appunto, narcisismo.
Gli adolescenti che passano troppo tempo su Facebook tendono a mostrare tendenze narcisistiche e a mostrare segni di altri disturbi del comportamento. Secondo il prof. Larry Rosen della California State University, un uso eccessivo dei social media tende a far sviluppare comportamenti aggressivi e anti-sociali e porta a scarsi risultati scolastici.
Su Twitter, invece, uno studio della University of Michigan, condotto su un gruppo di studenti universitari ha mostrato che più è alto il ‘punteggio’ legato al narcisismo, più sono numerosi i tweet. Tra i più giovani, Twitter è considerato alla stregua di un ‘megafono sociale’, usato per ampliare i propri circoli: questo uso porta le persone a sopravvalutare l’importanza delle loro opinioni.
Diversi sono comunque gli studi condotti negli anni sull’argomento, come quello del 2010 della York University che ha esaminato la correlazione tra l’uso di Facebook, il narcisismo e l’autostima, giungendo alla conclusione che gli utenti del social network tendono ad avere personalità narcisistiche e scarsa autostima.
Il continuo aggiornamento dello status, la pubblicazione di autoscatti (i famosi ‘selfie’) e di citazioni celebri altro non sarebbero che una ‘auto-promozione’ volta a glorificare il proprio ego.
Lo studio canadese è supportato da un’altra ricerca condotta da Laura Buffardi e W. Keith Campbell della University of Georgia e pubblicata sul Personality and Social Psychology Bulletin: “Dai nostri riscontri, i narcisisti usano Facebook per autopromuoversi ed essere riconosciuti dagli altri”, ha spiegato Buffardi.
Facebook e gli altri social network sono ormai parte del nostro quotidiano ma i narcisisti “usano Facebook allo stesso modo in cui usano le altre relazioni, cioè per sponsorizzarsi con un forte accento sulla quantità più che sulla qualità”.
Secondo una ricerca di Amanda Forrest della University of California e Joanne Wood della Waterloo University, pubblicata su Psychological Science, le persone con scarsa autostima tendono, tra l’altro, a postare aggiornamenti controproducenti: tendono a criticare quelli che dovrebbero essere i loro amici e a evidenziarne gli aspetti negativi.