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Video Droni. Segreti della storia alla reggia di Versailles

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La reggia di Versailles rappresenta una dei più bei capolavori dell’arte francese del XVII secolo. Semplice casino di caccia all’epoca di Luigi XIII fu trasformato in splendido palazzo reale dal Re Sole che vi trasferì la corte nel 1682 e rimase la sede ufficiale del potere sino alla Rivoluzione Francese. In seguito, la bella dimora reale fu trasformata i n Museo dedicato alla Storia di Francia per volere di Luigi Filippo e nelle sue sale confluirono una serie di opere che testimoniano tutt’oggi i grandi eventi della storia francese.

Una delle sale più suggestive della reggia è la galleria degli Specchi, che risplende nella luce riflessa dai suoi tanti specchi e nella bellezza dei suoi stucchi e delle pitture di Le Brun. La grande Galleria esprime nella sua ricchezza il successo politico, economico ed artistico della Francia. Essa veniva utilizzata quotidianamente come luogo di passaggio, di attesa e di incontro ed era frequentata da cortigiani e da visitatori. Nonostante il suo splendore, la galleria degli specchi fu lo sfondo di cerimonie solo eccezionalmente, allorché si volle dotare del più grande fasto i ricevimenti diplomatici o le feste offerte in occasione del le nozze reali. In tali occasioni, il trono era posizionato su un podio al fondo della galleria. Fu proprio qui, inoltre, che fu firmato il 28 Giugno 1919 il Trattato di Versailles che pose fine alla Prima Guerra Mondiale e, da allora, i Presidenti della Repubblica Francese vi continuano a ricevere gli ospiti ufficiali della Francia.

Il Grande e il Piccolo Trianon

Il Grand Trianon è una lussuosa e raffinata “dépendance” del palazzo di Versailles che il re Sole fece edificare all’interno nel parco dall’architetto Hardouin Mansart nel 1687, come rifugio dall’opprimente vita di corte e dolce ritrovo con la signora di Montespan. Non si può che cedere al fascino di questo edificio dalle proporzioni eleganti ed intime, un piccolo palazzo di marmo rosa e di porfiro circondato da incantevoli giardini. Una parte dell’edificio è attualmente utilizzato come residenza del Presidente della Repubblica Francese.

Il Piccolo Trianon era il luogo preferito da Maria Antonietta che vi trovava un’oasi di tranquillità in cui poter vivere una vita semplice e lontano dai fasti e dalla tirannide dell’etichetta. Questa reggia in miniatura fu voluta da Madame de Pompadour nel 1760 come luogo atto a “disannoiare il re”. Il palazzo fu edificato su progetto dell’architetto Ange-Jacques Gabriel che ne fece un capolavoro di sobrietà ed eleganza. Tuttavia, è lo spirito di Maria Antonietta a regnare da queste parti. Il palazzo, infatti, le fu donato da Luigi XVI per potervi condurre una vita appartata, lontana dalle obbligazioni di corte.

I giardini

Il grande parco che si estende alle spalle della reggia rappresenta una delle maggiori ricchezze di Versailles. Dalla finestra centrale della galleria degli specchi, si dispiega un panorama incantevole, che dai piedi del palazzo si estende a perdita d’occhio attraverso una lunga prospettiva impreziosita dal lavoro dell’architetto André Le Nôtre: fontane con sculture eleganti, giochi d’acqua, aiuole e canali. Particolarmente originale è stata la creazione del Grand Canal lungo 1670 metri, che fece da sfondo a numerose feste e che ospitò persino delle imbarcazioni. Dal 1669, infatti, Luigi XIV fece navigare sul canale scialuppe e vascelli in miniatura e nel 1674, la Serenissima inviò al re Sole due gondole e quattro gondolieri che furono alloggiati negli edifici alla testa del Canale, che da quel momento furono chiamati Piccola Venezia.

I lavori di sistemazione dei giardini cominciarono contemporaneamente alla costruzione del palazzo e durarono per circa quarant’anni, si trattò di un’opera gigantesca che necessitò del lavoro di migliaia di persone.

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