Indagine

Salute online: metà degli italiani si informa via web

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La prima fonte di informazioni sulla salute resta il medico, davanti alla rete che precede il consiglio di farmacisti, parenti e amici e media

Un italiano su due ricerca informazioni sulla salute online, due su tre nella fascia tra i 25 e i 55 anni. Un fenomeno che non piace alla maggior parte dei medici, secondo cui la mole di informazioni reperibili online rischia di confondere le persone.

E’ quanto emerge da una ricerca realizzata da Gfk su un campione di 2.066 individui, presentata in occasione dell’evento ‘La salute in rete: progresso o pericolo?’ organizzato dall’associazione no profit IBSA Foundation, al quale hanno preso parte esperti dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Aifa.

Secondo i dati della ricerca, il primo referente per avere informazioni sulla salute è il medico di base (85%) e lo specialista (68%), seguito dal web per il 49% degli intervistati. A seguire i consigli del farmacista (37%), quelli di parenti e amici (36%) e infine quelli dei media (24%).

Quando si tratta di salute, i laureati si rivolgono al medico di medicina generale (79%) e al web per (73%). Chi ha soltanto la licenza elementare si affida per lo più al medico di base (91%).

Quali informazioni si cercano online? L’83% del campione cerca notizie sulle patologie, il 66% sulle cure e il 64% sui corretti stili di vita. Altre ricerche riguardano i farmaci prescritti dal medico (44%) e i farmaci da banco (35%).

Le fonti online sono soprattutto siti, meno utilizzati blog e forum.

Per il paziente, secondo lo studio Gfk, non c’ìè contrapposizione fra ricerca autonoma via Internet e il consiglio di un esperto: dopo la ricerca sul web spesso e volentieri si chiede conferma al medico: è questo il meccanismo messo in atto dal 63% degli intervistati, che dopo aver trovato online informazioni sulla salute, si è rivolto al medico di fiducia per ulteriori delucidazioni e approfondimenti.

C’è da dire che a sua volta il medico spesso vive il paziente informato come una “minaccia”.

In ambulatorio, solo il 10% dei medici di medicina generale e il 17% degli specialisti pensa che sia utile cercare informazioni su internet e utilizzarle per confrontarsi con il medico e comprendere meglio la propria situazione, probabilmente perché una buona fetta (il 33% degli specialisti e il 42% dei medici di famiglia) è convinto che informarsi su internet possa poi rendere più difficile il rapporto con il medico. Questo non fa che allontanare i due soggetti incrinandone la relazione.

Per questo, secondo il report, è fondamentale favorire l’alleanza fra medico e paziente, fornendo al medico strumenti per la guida del paziente sul web con riferimenti e fonti garantite.

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