Saranno i giovani quest’anno i protagonisti del World Television Day, il 21 novembre.
Un’iniziativa delle Nazioni Unite alla quale per la terza volta consecutiva associano le loro forze la European Broadcasting Union (EBU), l’Association of Commercial Television in Europe (ACT) e l’Associazione europea delle concessionarie di pubblicità tv e radio pubbliche e private (EGTA).
Un video di trenta secondi evidenzierà il ruolo che la televisione gioca nella vita dei giovani e sarà trasmesso il 21 novembre sulle tv d’Europa, Asia, Canada, Stati Uniti e Australia.
Un video per riflettere su come oggi il pubblico dei più giovani fruisce del mezzo televisivo nel mondo.
In particolare, riflettori puntati sulla visione dei contenuti audiovisivi da vari dispositivi, come smartphone o tablet.
Il claim è sempre lo stesso e può essere condiviso sui social il 21 Novembre, giorno della celebrazione del #WorldTVDay, con l’hashtag #WeloveTV.
La televisione continua a essere il medium più popolare tra i giovani, specie in Europa nella fascia che va dai 15 ai 24 anni. Questi ragazzi guardano in media 2,11 ore di tv al giorno. Il 94,5% di questo tempo è speso proprio davanti alla televisione (Fonte EBU).
Per il direttore generale dell’EBU, Ingrid Deltenre, la tv sta vivendo un’età dell’oro: “Ci sono più contenuti televisivi e di migliore qualità rispetto al passato e i consumatori non hanno mai avuto così tanta scelta per godersi tutto questo, dal momento che è tutto a loro disposizione quando e dove vogliono”.
Jan Isenbart, presidente dell’EGTA, sottolinea che non bisogna dimenticare che è stata “la tv lineare ad aprire le porte alla visione on-demand. I giovani hanno subito raccolto, molto più di altri target, le nuove opportunità che permettono di guardare i contenuti premium anytime, anywhere e anydevice, senza mai tralasciare il ruolo centrale che gioca ancora il grande schermo nei salotti di casa”.
Il presidente del board di ACT, Magnus Brooke, ricorda che “sono sicuramente i giovani a consumare maggiormente contenuti anytime e anywhere e a guidare la fruizione multiscreeen ma è anche vero che sono anche quelli che continuano a seguire la tv lineare. Noi proseguiremo ad adattarci alle loro esigenze per fornire i servizi migliori e più innovativi per informare e intrattenere l’Europa”.
Caroline Petit del Centro regionale di informazione dell’ONU ha spiegato che era il 1996 quando le Nazioni Unite, consapevoli dell’impatto crescente esercitato dalla televisione sui decisori, hanno pensato di istituire la Giornata Mondiale della Televisione.
“Recentemente – indica Petit – i leader mondiali hanno adottato 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che possono essere realizzati solo se la gente – specialmente i giovani – li conoscono. La Tv ha il potere di aiutare nella comprensione di questi obiettivi e di altri temi globali perché riesce a raggiungere le persone con immagini forti e a illustrare sviluppi complessi”.