Un consumatore ha ricevuto un’offerta per la fornitura elettrica telefonicamente, ma avendo dei dubbi si è rivolto a SosTariffe.it per chiedere cosa può comportare l’accettazione di una offerta telefonica, e come capire se si tratta di una proposta affidabile o meno.
Sin dal 2007 in Italia tutti hanno il diritto di scegliere il proprio fornitore di energia elettrica per l’abitazione, grazie alla liberalizzazione del mercato energetico che ha portato alle società del settore a sviluppare una vasta quantità di tariffe luce e gas adatte alle diverse esigenze. Queste proposte sono consultabili sui siti web delle aziende o altri portali di comparazione, e sui punti vendita fisici o agenzie territoriali; negli ultimi anni però si è diffusa anche la pratica di presentare telefonicamente o di persona le diverse proposte commerciali ai clienti, scatenando non poche polemiche come conseguenza di alcune pratiche scorrette e irregolarità che si sono verificate con queste metodologie di vendita.
Meglio online che al telefono o personalmente
Prima di firmare un qualsiasi contratto o accettare un’offerta commerciale, bisogna sempre leggere attentamente le condizioni e non prendere mai decisioni frettolose. Per questo motivo, è meglio utilizzare un comparatore online di tariffe elettriche (come quello offerto da SosTariffe.it), dove il consumatore ha tutto il tempo del mondo per leggere tutte le caratteristiche delle offerte, scaricare le schede di confronto e i documenti contrattuali, confrontare le proposte con quelle di altre compagnie e perfino richiedere l’assistenza gratuita e senza impegno con un consulente.
Una volta identificata una tariffa adeguata, di fronte a un contratto da firmare conviene agire in maniera prudente. L’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) ha redatto una serie di consigli e raccomandazioni da seguire prima di accettare un nuovo contratto per la fornitura elettrica o di gas, che noi riportiamo di seguito.
Cosa sapere prima di accettare un’offerta commerciale
Nel caso di essere contattato da un venditore personalmente, la prima cosa che bisogna chiedere è una sua chiara identificazione, che deve specificare la compagnia di vendita per cui opera e fornire i recapiti aziendale. Se si hanno dubbi sull’autenticità dell’identificazione, è imperativo non andare avanti con la conversazione, chiudendo la porta e chiamando le forze dell’ordine se fosse necessario.
Per quanto riguarda la proposta commerciale in questione, prima di accettare una qualsiasi offerta commerciale dovranno essere fornite informazioni dettagliate su:
- prezzo del servizio ed eventuali variazioni nel tempo (molte tariffe prevedono un costo bloccato per uno o due anni, dopodiché può cambiare);
- tutte le spese a carico del cliente, compresi costi di attivazione (che nel mercato libero non devono venire mai richiesti), allaccio e installazione del contatore, deposito cauzionale -che potrebbe non essere richiesto aderendo alla domiciliazione bancaria- e qualsiasi spesa aggiuntiva;
- durata del contratto e i tempi e modalità di recesso, comprese eventuali penali;
- con quale metodologia e tempistica verranno misurati i consumi, e se l’offerta prevede la possibilità di fare l’autolettura del contatore;
- con quale scadenza e modalità dovrà essere pagato il servizio, e quando arriverà la prima bolletta;
- quali sono le condizioni e prezzi di riferimento fissate dall’Autorità per la tipologia di cliente a cui si appartiene (vengono aggiornate ogni tre mesi);
- eventuali requisiti che limitano la possibilità di aderire all’offerta (non essere ancora allacciato alla rete, avere un contratto di fornitura con la stessa azienda che propone l’offerta, risiedere in un’area dove la compagnia non ha copertura, etc).
Il venditore dovrà inoltre fornire la scheda di confronto dei prezzi e la scheda informativa sugli obblighi dei venditori, prevista dal “Codice di condotta commerciale” definito dall’AEEGSI.
Dovranno essere chiaramente specificati i tempi tecnici necessari per il passaggio dal precedente fornitore, che in linea generale si aggirano tra i 30 e 60 giorni. La continuità del servizio durante il periodo di transizione, ricordiamo, è garantita dall’Autorità per l’energia.
Dovrà essere il venditore a gestire per suo conto i contratti per i servizi tecnici necessari alla regolare consegna dell’energia fino al proprio contatore (trasporto, distribuzione e misura), e perciò è importante richiedere conferma di questo fatto al venditore.
Infine, in caso di essere contattato telefonicamente, il venditore dovrà indicare dove e come vengono messe a disposizione tutte le informazioni di cui si è parlato in forma scritta.