Cinema italiano in ripresa, presenze e incassi in crescita nel 2013

di Paolo Anastasio |

Dopo due anni in negativo, in aumento del 6,56% nel 2013 i biglietti venduti nel nostro paese, a fronte di incassi in progresso dell’1,45% a 618.353.030 euro. Riccardo Tozzi (Anica): ‘Mercato italiano in fase di stabilità'.

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Dopo due anni chiusi in negativo, segnali ripresa per il mercato cinematografico in Italia, che chiude il 2013 con spettatori e incassi in crescita. Un trend confermato anche nelle prime settimane del 2014. E’ quanto emerge dai dati Cinetel diffusi oggi dalle associazioni degli esercenti Anec, Anem e dai distributori e produttori dell’Anica, che rileva il 90% dell’intero mercato di casa nostra: i biglietti venduti l’anno scorso sono stati 97.380.572, in aumento del 6,56% rispetto al 2012, a fronte di incassi complessivi pari a 618.353.030 euro, in progresso dell’1,45%.

Da segnalare l’aumento della quota di mercato del cinema italiano, che nel 2013 raggiunge una quota di mercato del 31,02% rispetto al 26,5% dell’anno precedente. Anche gli incassi dei nostri fil sono in crescita e toccano il 30,45% del totale, rispetto al 25,11 del 2012. A farla da padroni restano sempre gli Stati Uniti, che rappresentano il 53,02% delle presenze e il 53,03% degli incassi registrati l’anno scorso nelle sale italiane.

Il presidente dell’Anica, Riccardo Tozzi, ha detto che il mercato cinematografico italiano è “in una fase di stabilità” con i suoi “110 milioni” di presenze e con un quota di mercato intorno “al 30%” dei prodotti nazionali. “Prevedo – ha aggiunto il presidente dell’Associazione che riunisce gli operatori del settore – due dati simili a questi anche nel prossimo biennio”. Il dato sulle presenze è giudicato “brutto” da Tozzi che si dice convinto che “il mercato potenziale sia più alto”. È invece “bello” il dato sulla quota di mercato dei film italiani, di “soli tre punti” sotto quella dei film francesi in patria, dove però il mercato complessivo è ben più ampio di quello italiano.

Procede intanto il processo di digitalizzazione delle sale italiane. A fine 2013, ha fatto sapere il presidente dell’Anec Lionello Cerri, il “73,5%” degli schermi italiani è digitale e “c’è l’impegno affinché altri 400 schermi facciano il passaggio entro il prossimo 30 giugno”, portando il totale “all’83,5%”.

Nel 2013 è cresciuto anche il numero dei film distribuiti, che sono stati 453, 89 in più rispetto all’anno precedente. Sette i film italiani nelle prime venti posizioni della classifica, due dei quali al primo e al terzo posto. Il prezzo medio del biglietto è diminuito, passando da 6,21 a 6,08 euro. Ad influire positivamente su questi risultati l’exploit di Checco Zalone che con il suo “Sole a catinelle” ha dominato la stagione con 8 milioni di spettatori e un incasso di quasi 52 milioni, considerando le sale monitorate da Cinetel.

In termini di risultati, sono cresciuti in termini di presenze e risultati le strutture multisala da 5 a 7 schermi e dei multiplex, stabile la performance delle monosale e delle strutture da 2 a 4 schermi.

Cresciuto del 25,74% il numero di biglietti staccati il giovedì, in seguito alla decisione di concentrare quel giorno della settimana le prime uscite.

La ripresa registrata nel 2013 prosegue nel 2014: nei primi 12 giorni dell’anno i biglietti staccati sono aumentati del 35% rispetto al 2013 e gli incassi del 36,5%, con una quota dei film italiani pari al 39,33%. 

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