#Datagate, dai cartelli messicani alle istituzioni Ue: ecco come l’NSA spiava 100 mila Pc non connessi a internet

di Alessandra Talarico |

Operazione Quantum: nuove rivelazioni del NYT confermano che l'intelligence Usa spia non solo conversazioni online e telefonate, ma è in grado di controllare a distanza i dispositivi utilizzati.

Stati Uniti


NSA

Non c’è bisogno di essere connessi a internet per venire spiati dalla National Security Agency Americana, che avrebbe installato dei software spia in più di 100mila Pc in tutto il mondo (ma non negli Usa, of course). I software, inseriti nei Pc grazie a piccoli circuiti o chiavette Usb, sarebbero in grado di comunicare con l’Agenzia via onde radio, attraverso un canale nascosto e sarebbero in uso almeno dal 2008.

Secondo il New York Times questa modalità di ‘difesa attiva’, come la chiamano all’NSA, avrebbe consentito non solo di controllare a distanza i Pc target (dispositivi ultraprotetti che si ritenevano a ‘prova di spionaggio’), ma anche di creare un’autostrada digitale per lanciare attacchi informatici.

“In molti casi – spiega il quotidiano – l’hardware doveva essere installato fisicamente da una spia, un produttore o un utente inconsapevole”.

 

In questo modo, gli americani avrebbero tenuto sotto controllo non solo gli avversari – russi e cinesi in primis – ma anche i partner europei ma solo con intenti ‘difensivi’, non offensivi.

 

Nel mirino del programma, battezzato ‘Quantum’, non solo i militari russi e cinesi o i cartelli del narcotraffico messicano, ma anche le istituzioni europee e funzionari sauditi, indiani e pakistani, partner degli Usa nella lotta al terrorismo.

 

Un’arma segreta non da poco, utilizzata però, spiega un portavoce, solo a scopo difensivo in risposta a esigenze di intelligence e mai “per rubare i segreti commerciali di aziende straniere a vantaggio di quelle americane” (come fanno i cinesi, sottinteso).

 

Le nuove rivelazioni arrivano proprio mentre il presidente Obama si appresta a comunicare le sue decisioni in merito al rapporto redatto dal Comitato ad hoc istituito dopo lo scoppio dello scandalo Datagate per valutare una riforma dei metodi di sorveglianza. Nel rapporto, che contiene 46 raccomandazioni, si fa riferimento, tra l’altro, anche a presunte pratiche di spionaggio industriale a opera dell’NSA. Obama dovrebbe comunicare la sua decisione in merito venerdì.

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