Si sono aperti oggi a Napoli i lavori del convegno annuale internazionale AEIT 2015 dedicato allo sviluppo sostenibile del Mediterraneo che si tiene presso la Basilica San Giovanni Maggiore e si chiuderà il 16 ottobre.
Sergio Piazzi, Ambasciatore, Segretario Generale del PAM – Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, nel suo intervento iniziale sul ruolo della diplomazia parlamentare a sostegno dello sviluppo sostenibile nel Mediterraneo, ha illustrato il valore strategico delle reti energetiche per lo sviluppo dell’area.
Il Simposio inaugurale “L’Energia nell’Area del Mediterraneo: Integrazioni delle Reti e Sviluppo dei Mercati, Aspetti Regolatori” è stato presieduto da Alessandro Ortis, Co-Presidente del Comitato PAM – Assemblea Parlamentare del Mediterraneo – su commercio e investimenti nel Mediterraneo, che ha parlato delle reti elettriche integrate nel Mediterraneo: “Una soluzione simile potrebbe essere adottata anche nell’ambito del gas. Attualmente l’Italia dipende troppo dalle forniture dall’est europeo. Bisognerebbe quindi diversificare le importazioni di gas attivando forniture anche dal Nord Africa verso l’Europa, che dovrebbe farsi promotrice dell’attivazione del cavo elettrico tra Sicilia e Tunisia: ciò rappresenterebbe una svolta positiva per la bilancia energetica nazionale”.
Ortis ha continuato: “Il PAM può essere un organismo chiave per la pace e la sicurezza che sono precondizioni per una politica energetica innovativa. L’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo dovrebbe farsi promotrice di un indirizzo unitario delle politiche energetiche, per armonizzare i quadri legislativi nazionali nel Mediterraneo e consentire quindi una gestione unitaria delle scelte energetiche”.
Jamila Youssef Ibrahim Matar, Director of Energy Department, League of Arab States – LAS (Cairo Egypt), ha illustrato i progetti panarabi del mercato delle infrastrutture di rete al fine di aumentare l’interscambio con il bacino del mediterraneo.
Andrea Penza, Presidente di AICT, ha detto: “Grecia Spagna e Italia devono avere una politica energetica comune, per arrivare a un mercato unico dell’energia, creando una politica energetica che si basi sull’utilizzo delle fonti che sono in quel momento più convenienti da un punto di vista del sistema energetico, non solo europeo. E’ necessaria una politica dei governi che porti a una gestione sovranazionale con ripartizione delle fonti e distribuzione dell’energia nella maniera più conveniente, avendo come obiettivo la sostenibilità, anche dal punto di vista ambientale, e non la sola economicità.”
Nella giornata di domani, la discussione verterà sull’integrazione delle reti e sulle tecnologie per una produzione sempre più pervasiva di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili o comunque pulita. Le reti elettriche saranno sempre più bidirezionali e intelligenti e sempre maggiori saranno gli investimenti nelle ICT e nelle infrastrutture di rete che dovranno assicurare connessioni fra i grandi centri urbani che avranno un sempre maggiore sviluppo determinato anche dalla probabile maggiore concentrazione delle popolazioni nelle “megacittà”.
Si determineranno per questo sempre più grandi flussi non solo di energia, ma anche di informazioni. Cloud computing e big data saranno essenziali in settori applicativi quali finanza, healthcare, marketing, social networks e altri.
La giornata di chiusura di venerdì si concentrerà sui casi di eccellenza per sviluppo sostenibile presentati da aziende e strutture di ricerca e sulle sfide che si presenteranno negli anni a venire.
AEIT 2015 14-16 ottobre a Napoli, programma completo interventi