Nel mercato delle cyber assicurazioni, l’entità dei premi assicurativi annuali triplicherà fino ad arrivare a 7,5 miliardi di dollari entro il 2020. Intanto l’industria delle assicurazioni deve tutelarsi da una possibile concorrenza di ‘disturbatori’ come Google.
Questo quanto emerso da un report della PwC sui rischi e vantaggi delle polizze assicurative nell’ambito dell’industria cyber.
Secondo gli analisti, le compagnie assicurative hanno aumentato il prezzo per le polizze nel settore cyber in modo da coprire ogni eventuale costo, cosí facendo però, non invogliano le aziende ad assicurarsi.
Alcuni assicuratori si sono addirittura allontanati dal mercato cyber perchè troppo rischioso e, soprattutto, soggetto a logiche di mercato per lo più gestite da aziende leader nel settore come Google.
Secondo la ricerca, la popolazione tra i 20 e 30 anni è più predisposta a fidarsi di compagnie come Apple e Google rispetto alle classiche compagnie di assicurazione. Sotto un certo aspetto, infatti, le aziende di tecnologia hanno più know-how e sanno valutare meglio quelli che sono i ‘cyber risks’. Che Apple e Google diventino anche compagnie assicurative, non è dato sapere, anche se, da quanto emerso dal report, una remota possibilità c’è.
Dei 2,5 miliardi di dollari spesi lo scorso anno in cyber assicurazioni, la maggior parte sono stati fatti negli Stati Uniti, dove c’è stata una grossa polemica riguardo alla protezione dei dati e ai ‘data breaches’. L’Europa è ancora indietro in questo campo ma non tarderà a contribuire nello sviluppo delle cyber assicurazioni.