Europa
Anche il trasporto ferroviario potrebbe avvantaggiarsi delle tecnologie satellitari per garantire un servizio più efficiente e sicuro. Per ottenere maggiori sinergie, sarebbe pertanto opportuno integrare i sistemi come Egnos e Galileo con ERTMS (European Rail Traffic Management System) il sistema di gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario progettato per garantire l’interoperabilità tra i sistemi di circolazione e sicurezza delle varie Ferrovie Europee, soprattutto nell’ambito delle nuove reti ad alta velocità.
Il tema della possibile integrazione tra ERTMS e le tecnologie satellitari è stato al centro dell’incontro Rail Forum Europe che ha avuto luogo nei gironi scorsi al Parlamento europeo, sponsorizzato da Ansaldo STS e UNIFE. (Vai alla presentazione ‘Galileo and ERTMS: integrating two leading european innovations to boost Eu competitiveness’).
ERTMS e Galileo sono due importanti progetti industriali europei: i primi servizi basati sul sistema di radionavigazione satellitare Galileo – l’equivalente del GPS americano ma concepito per uso civile e non militare – saranno disponibili entro la fine di quest’anno. Quanto al sistema di segnalazione universale ERTMS, la strada verso la piena interoperabilità in Europa è ancora lastricata di “questioni importanti e decisioni fondamentali da prendere”, come si legge nella relazione annuale del coordinatore Karel Vinck, presentata a Bruxelles a ottobre 2013.
Il piano di attuazione europeo definisce sei corridoi che saranno equipaggiati con l’ERTMS entro il 2015 o il 2020, ma molti Stati europei sono in considerevole ritardo: Germania e Francia, nella fattispecie, hanno indicato che supereranno abbondantemente i termini stabiliti nel piano di attuazione europeo.
Questo, nonostante gli innumerevoli e riconosciuti benefici economici, sociali e ambientali del sistema, che permette non solo di ridurre i tempi di percorrenza e migliorare la puntualità e l’affidabilità, ma anche di garantire la sicurezza, evitando gravi incidenti ferroviari come, ad esempio, il deragliamento del treno ad alta velocità nei pressi di Santiago de Compostela nel 2013, in cui hanno perso la vita 79 persone.
La Commissione europea ha destinato allo sviluppo di ERTMS 700 milioni di euro, ma nell’ultimo esercizio finanziario è stata utilizzata solo la metà di questa cifra. Bisogna, insomma, fare di più e più in fretta, concentrandosi innanzitutto sulle sezioni transfrontaliere e abbandonando, quindi, come ha sottolineato Vinck, “l’approccio economico basato su mercati con confini nazionali per mettere le priorità europee al primo posto”.
Il 2014 sarà dunque un anno fondamentale in termini di innovazione del sistema ferroviario europeo, ed è in questo contesto che entrano in gioco le potenzialità del satellite: “Dobbiamo trasferire l’intelligenza dai binari ai treni per migliorare la sicurezza, accelerare l’ammodernamento e ridurre i costi operativi”, ha dichiarato Francesco Rispoli, Responsabile Sistemi Satellitari e Telecomunicazioni di Ansaldo STS, a margine del Rail Forum Europe.
Rispoli ha quindi sottolineato che le tecnologie satellitari possono contribuire a migliorare la penetrazione di ERTMS sul mercato mondiale, ma anche lungo le tratte locali e a basso traffico, ricordando che ulteriori sinergie saranno sviluppate grazie all’iniziativa “Shift2Rail“, una partnership pubblico-privato adotta a dicembre dalla Commissione europea e che prevede investimenti per circa 1 miliardo di euro in ricerca e innovazione per migliorare la qualità del trasporto ferroviario.
“EGNOS e GALILEO sono tecnologie abilitanti fondamentali per un deciso cambio di passo guidato dal mercato nel settore ferroviario”, ha concluso Rispoli.