Il problema delle discariche abusive non è certo solo italiano, ma è una tematica difficile da affrontare su scala globale.
Trashout è un’app di recente nascita che si pone il problema di sensibilizzare i cittadini al problema dello smaltimento dei rifiuti e della salvaguardia dell’ambiente, dando la possibilità a ciascun individuo in forma anonima di segnalare, localizzare e mappare le discariche abusive.
La segnalazione avviene con una foto della discarica abusiva, in seguito si localizza il punto di origine e si segnala la tipologia dei rifiuti. Una volta fatto, la segnalazione sarà direttamente messa sulla mappa di segnalazione Trashout, cosi da essere visibile agli enti locali e organizzazioni predisposte per la salvaguardia dell’ambiente.
Il progetto, sostenuto su scala globale da GreenPeace e dall’organizzazione Let’s Do it, ha avuto visibilità e l’appoggio da alcuni esponenti politici del Movimento 5 Stelle, in primis la deputata Giulia Grillo che ne ha sostenuto l’alta validità.
In Italia, sono state segnalate più di 640 discariche abusive, tra il settentrione e meridione. Il 61% delle discariche segnalate sono di dimensione grande (su Trashout le dimensioni si distinguono in: riempie un sacchetto, riempie una carriola e riempie un camion ndr.).
La tipologia di rifiuti trovati è per lo più ‘casalinghi’ (21.1%) e ‘plastica’ (14.7%) e un allarmante 7.1% è di natura ‘pericolosa’. La Sicilia invece si aggiudica un mero primato come regione con più discariche abusive segnalate (242) pari al 38.2% totale, seconda a un centinaio di discariche di distanza c’è la Campania, con 146 discariche abusive segnalate pari al 23%.
A Trapani, l’amministrazione comunale ha fatto sapere in una nota che si attiverà a ripulire i siti segnalati da Trashout in base alla gravità della tipologia del rifiuto e in base alla grandezza del sito. La strada quindi non è di certo in discesa ma la responsabilità civica e la comunanza fra i cittadini sono sicuramente l’arma in più di Trashout, un progetto che può fare la differenza nel lungo termine.