In un punto sempre più indefinito delle nostre estati, poiché in giro sembra che ci sia solo chi parte per Barcellona, torna da Parigi, sta facendo un ‘camp negli States’, senza dimenticare, of course, i buoni vecchi college inglesi che rimangono solide roccaforti delle loro annue trasferte… insomma, è diventata una vera impresa passare una decina di giorni insieme ai figli appena hanno superato i 14 anni. Allora ci si vede quasi ‘costretti’ a portarci appresso o i loro innamorati (ma perché dico io?) o, come succede nella stragrande maggioranza dei casi, uno, due o addirittura tre amici o amiche che altrimenti si ‘annoiano’ (ad ascoltare o riascoltare l’Elogio della noia di Iosif Brodskij).
Se poi si festeggiano i diciotto anni al mare – a sentir loro parlare dei ‘diciottesimi’ sembra di fare un tuffo negli anni Cinquanta, anzi negli anni Venti, quando ci si preparava a entrare in società o si parlava di ‘season’: ‘Il grande Gatsby’, reinterpretato da Leonardo di Caprio ha decisamente riaperto questo mondo alle nuove generazioni – quando è in ballo un ‘diciottesimo’ dicevamo, si può anche arrivare ad avere una decina di ospiti fissi per una settimana! (ogni riferimento a fatti o persona non sarà puramente casuale).
‘Che meraviglia, si rifanno quelle belle tavolate di un tempo!’. Eh già, perché in controtendenza al ‘minimal’, a moltissimi ragazzi piace mangiare bene e a lungo (tutto merito dei vari Masterchef?)
La prima sera mentre mi chiedevo ancora se calare 1 kg o un chilo e mezzo di pasta, ho sentito i ragazzi (sono otto fanciulle + due ragazzi) dire che morivano di fame … ‘Che una bella pasta al pomodoro fresco e basilico, un’insalatona lattuga, mais, rughetta e quadretti di groviera svizzera e frutta sia poco?’, mi sono domandata. Sono tutte così … esili, carine, delicate … ‘No, non cederò alla mia ansia di mamma chioccia!’, mi ribellai. E poi è così poco francese, vogliamo dirlo!
Un minuto dopo aprii di scatto il frigorifero, ne tirai fuori 1 kg di salsiccia comprata da Severino, vale a dire che è il massimo, la tagliai a pezzi, poi presi 4 peperoni, una bella cipolla e un chilo di patate, due spicchi d’aglio, sale, pepe e basilico, e dopo aver fatto rosolare dieci minuti la salsiccia in padella, tagliato le patate a tocchi e i peperoni a lamelle, misi il tutto in una teglia con un po’di rosmarino e una spruzzata di olio extravergine di oliva: 45 minuti di forno ed era passata la mia paura!
Del chilo e mezzo di pasta, dell’insalata e della teglia di patate, salsicce e peperoni non rimase una briciola e il secondo fu tra l’altro applauditissimo.
Oggi stanno preparando un numero impressionante di panini per passare la giornata al mare e io già mi chiedo che cosa farò per cena: vive les vacances!!!
Essendo sola in casa e quindi liberaaaaaaaaaa per mezza giornata, penso che mi nutrirò con una bella bruschetta di pomodoro e mezzo melone: rigorosamente niente di cucinato!