Italia
di Flavio Fabbri
Il sindaco della Capitale, Ignazio Marino, lo aveva annunciato già in occasione del convegno “R-INNOVIamo Roma“ del 4 marzo scorso: “vogliamo una città che rispetti l’ambiente e che si mostri sostenibile in tema di mobilità, per questo abbiamo scommesso sullo sharing di automobili e biciclette“.
Il car sharing romano si chiama Car2go (azienda internazionale presente anche a Milano) e conterà a fine marzo su un parco automobili di circa 500 unità. Intanto, hanno spiegato il sindaco Marino, l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Guido Improta, il Ceo di Car2go Europe, Thomas Beermann, e il presidente di Italia Car2go, Gianni Martino, i cittadini potranno contare da subito su 300 Smart a noleggio libero.
Il totale delle macchine a Roma per il car sharing dovrebbe salire a 1150 vetture, nelle prossime settimane, grazie all’arrivo di 600 vetture Enjoy di ENI e 50 elettriche di NHP. Per trovare il parcheggio di sosta più vicino basta scaricare l’app dedicata sul proprio smartphone e procedere.
Venendo al costo, le auto possono essere affittate in ogni momento della giornata, 24 ore su 24, ad un prezzo medio di 30 centesimi al minuto (15 euro l’ora e 59 euro al giorno) per i primi 50 chilometri (tasse, assicurazioni, carburante e tariffa parcheggio inclusi). Il tempo massimo di noleggio è di 48 ore consecutive.
Per accedere al servizio è necessario registrarsi al sito www.car2go.com/it/roma, tramite cui ricevere un’app sullo proprio telefono, oppure presso i punti Atac e gli uffici della fermata della metro Cipro. La macchina può essere presa e riconsegnata in una qualsiasi delle stazioni dedicate. I clienti di Car2go potranno utilizzare il servizio anche a Milano.
Un’opportunità per cittadini e turisti che l’amministrazione ha intenzione di promuovere con ogni mezzo di comunicazione possibile: per disincentivare l’uso dei mezzi di trasporto privati passando al car sharing, ridurre le emissioni di CO2, valorizzare i beni comuni, decongestionare la rete stradale romana e favorire la mobilità alternativa (a piedi e in bicicletta). Peccato per il numero esiguo di macchine elettriche, al momento annunciato, di cui la mobilità sostenibile e intelligente di una smart city ha bisogno in maggior quantità, per ottenere risultati concreti in tempi brevi.
