Si riaccende il confronto nazionale sul mercato delle torri. A pochi giorni dallo sbarco in Borsa con successo di Inwit, l’operatore di Telecom Italia, si ritorna a parlare del saltato accordo tra RaiWay ed Ei Towers.
A farlo è l’amministratore delegato della società delle torri che fa capo a Mediaset, Guido Barbieri, in occasione dell’Italian Conference organizzata da Mediobanca che ha visto la partecipazione di 30 Ceo, 140 investitori e la presenza di Bankitalia.
L’Ad di Ei Towers ha detto che l’azienda è pronta a ritrattare con RaiWay dopo il ‘no’ all’Opas lanciata lo scorso 24 febbraio sul 66,7% del capitale delle società delle torri Rai.
Un’operazione fallita (costata al gruppo 1,6 miliardi di euro, ndr) dopo lo stop di Viale Mazzini e del Ministero dell’Economia al quale si è poi aggiunto quello della Consob e dell’Antitrust. Una situazione spinosa che ha spinto la stessa Ei Towers a ritirare l’offerta sul 66,7% e anche quella successiva che puntava invece al 40%.
Adesso però i giochi potrebbero riaprirsi, perché l’idea di un operatore unico delle torri resta attuale e valida, come l’Ad di Ei Towers aveva già rimarcato durante la presentazione dell’ultima trimestrale.
Ma questa volta a fare il primo dovrà essere la Tv pubblica.
“È un’operazione chiusa”, ha ammesso Barbieri, secondo il quale “un’altra offerta da parte nostra a RaiWay è decisamente esclusa”. Tuttavia, l’Ad ha rimarcato che “il progetto industriale ha talmente senso che chiunque voglia fare la prima mossa” per realizzarlo “è il benvenuto”.
L’Ad ha precisato che “l’Italia è l’unico paese che non ha un operatore unico in Europa delle torri di trasmissione e soprattutto la presenza di operatori internazionali che si dichiarano molto aggressivi sul mercato italiano dovrebbe far riflettere sull’importanza di avere un operatore con le spalle larghe”.
Al vaglio di Ei Towers non c’è invece la possibile integrazione con Inwit, ventilata in un primo momento.
“La prossimità con la quotazione è un valido motivo da parte di Telecom per dire di no“, ha spiegato, sottolineando tuttavia che avrebbe comunque senso un’integrazione tra un operatore di torri principalmente broadcast con uno telefonico.
Barbieri ha, infatti, ricordato che prima di Rai Way, EI Towers aveva studiato un’operazione con Wind.
La possibilità di un accordo con RaiWay resta, quindi, un’opzione sempre valida per Ei Towers ma questa volta si lascia alla Rai la prima mossa.
I vertici di RaiWay, del resto, non hanno mai celato di avere tutto l’interesse a lavorare a un operatore unico delle torri, anzi, l’Ad del gruppo Camillo Rossotto ha ammesso alla Consob che il Cda sta già vagliando possibili trattative.
L’operazione troverebbe d’accordo gli analisti, secondo i quali già dopo l’estate ci potrebbe essere una svolta sul dossier, senza tralasciare l’importanza che anche la politica faccia la propria parte, prendendo una posizione chiara sul futuro del mercato italiano delle torri che rischia di diventare preda di operatori stranieri.