Francia
Il Consiglio di sorveglianza di Vivendi, riunitosi stamattina, ha deciso di entrare in trattative esclusive con Altice, casa madre dell’operatore via cavo Numericable, per la cessione di SFR. Una decisione che lascia al palo Bouygues Telecom e che non mancherà di contrariare il Governo francese, schierato a fianco di Martin Bouygues che ha messo sul piatto 14,5 miliardi di euro per poi aumentare la sua offerta di 1 miliardo.
Il Governo d’oltralpe, che si sta battendo in prima linea contro le pratiche di ottimizzazione fiscale delle web company Usa, preferirebbe evitare di vedere il secondo operatore mobile del Paese finire nelle mani di un’azienda con una struttura fiscale abbastanza oscura.
Il ministro dell’Industria, Arnaud Montebourg, si è schierato apertamente contro questa scelta, sottolineandone i rischi: dal ‘sovraindebitamento’ di Numericable ai problemi di ordine fiscale.
Innanzitutto, ha detto Montebourg “Numericable è una piccola azienda rispetto a SFR: è un’azienda da 5 miliardi che s’indebita per 10 miliardi per acquisire una società più grande. Quando si hanno gli occhi più grandi della pancia si rischia di mettersi in pericolo”, ha detto il ministro.
Quanto alla situazione fiscale di Numericable, controllata del gruppo Altice, di proprietà dell’imprenditore Patrick Drahi, il Ministro ha detto: “Numericable ha una holding in Lussemburgo, Altice è quotata alla Borsa di Amsterdam. La partecipazione personale di Drahi è a Guernesey, in un paradiso fiscale di sua Maestà la regine d’Inghilterra e lui è residente in Svizzera”.
“E’ necessario – ha detto ancora il ministro Montebourg – che Monsieur Drahi rimpatri tutti i suoi possedimenti e i suoi beniin Francia e avremo delle questioni fiscali da porgli”.