L’Unione europea ha deciso di investire più di 38 miliardi di euro per la coesione energetica, le smart grid e il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili al posto di quelle tradizionali. In tale contesto, un ulteriore passo in avanti verso la low-carbon economy è la piattaforma di specializzazione intelligente europea in materia di energia S3P-Energy (Smart Specialisation Platform on Energy), lanciata nei giorni scorsi dalla Commissione europea, con lo scopo di sostenere le regioni e gli Stati membri nell’utilizzo efficiente dei finanziamenti della politica di coesione per promuovere l’energia sostenibile.
Uno strumento che permetterà di mettere a fattor comune esperienze e innovazione tecnologica, ha spiegato il commissario europeo per la Politica regionale, Corina Creţu: “Nel periodo 2014-2020 saranno investiti diversi miliardi di euro di finanziamenti per ultimare la strategia per l’Unione dell’energia e per promuovere il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori. Tali fondi offrono molte opportunità, ma pongono anche sfide importanti per le regioni in termini di attuazione dei progetti energetici cofinanziati dall’Ue”.
Il progetto si basa su una cooperazione comune tra la DG Politica regionale e urbana (REGIO), la DG Energia (ENER) e il Centro comune di ricerca (JRC). Attualmente 172 tra regioni e Stati, che rappresentano oltre l’80% del territorio europeo, partecipano alle attività della piattaforma. Oltre due terzi di essi hanno scelto l’energia come il settore di specializzazione intelligente di punta.
Dei 38 miliardi di finanziamenti della politica di coesione per ultimare la strategia per l’Unione dell’energia, ben 2 miliardi di euro saranno destinati alle smart grid. Entro il 2020 l’Ue si attende l’installazione di circa 200 milioni di smart meter o contatori intelligenti per l’elettricità e circa 45 milioni per il gas (copertura del 75% dei consumatori europei), per un investimento complessivo di 45 miliardi di euro.
L’obiettivo dell’S3P-Energy è favorire la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio mediante il sostegno a progetti in materia di efficienza energetica, energie rinnovabili, mobilità urbana sostenibile (smart mobility) e ricerca e innovazione.