L’arte unita alla tecnologia può essere uno straordinario strumento per valorizzare e riscoprire gli spazi urbani e in particolare quelli più nascosti di un territorio cittadino sempre più diffuso, in espansione e costantemente affamato di suolo ed energia. Un’idea di trasformazione urbana e innovazione sociale che trova posto nell’InVisible Cities Urban Multimedia Festival di Gorizia (3 – 7 giugno), manifestazione promossa dall’associazione Quarantasettezeroquattro in collaborazione con tredici partner internazionali di Italia, Slovenia, Croazia, Regno Unito, Olanda.
Un percorso di multimedialità urbana e visioni della smart city che, oltre Gorizia, vede coinvolte anche Trieste, Nova Gorica e Miren-Costanjevica , declinato in sessanta eventi tra workshop, installazioni artistiche, live performance, incontri e spettacoli.
Si inizia il 3 giugno a Trieste, con il convegno “Smart Cities – Un concetto multiforme che identifica le città del domani”, a cui prenderanno parte l’esperto delle smart cities Michele Vianello, Andrea Mochi Sismondi, direttore operativo di SMART City Exhibition, la freelance Paola Gemelli, Denis Grasso, ricercatore presso l’Istituto di economia e politica dell’energia e dell’ambiente dell’Univesità Bocconi, Nadia Busato, coordinatrice del progetto Brescia Smart City, Valeria Mantovani, assessore con delega all’agenda digitale, innovazione e cura dei quartieri del Comune di Reggio Emilia e i rappresentanti di Friuli innovazione e AcegasApsAmga.
L’intero programma della manifestazione si articola intorno all’idea riassunta nell’hashtag #multimedialitàurbana.
Tratto distintivo e innovativo di InVisible Cities sono le ventiquattro installazioni multimediali e interattive realizzate da artisti emergenti, professionisti e collettivi di tutta Europa chiamati a compiere un processo di rilettura e trasformazione della città. Tutte le installazioni artistiche saranno aperte al pubblico a partire da oggi, mercoledì 3 giugno, in diversi spazi della città. Alcuni di questi lavori saranno poi presentati in cinque location europee durante gli spin-off internazionali del Festival: Londra (UK), Nimega (NL), Lubiana (SI), Capodistria (SI), Pola (HR), virtuoso esempio di scambio culturale di respiro europeo e cifra caratteristica dell’iniziativa.
In\Visible Cities è anche formazione, come dimostrano i numerosi incontri e workshop con docenti, professionisti e specialisti che introdurranno il pubblico ai vari ambiti che compongono il programma, rendendolo parte integrante della manifestazione.
L’iniziativa è cofinanziata dall’Unione Europea, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Gorizia con il sostegno di AcegasApsAmga.
Programma completo su: www.invisiblecities.eu