BIBLIOTECH
Il Saggiatore editore
Pubblicato: 27 marzo 2014
Pagine: 416
ISBN: 9788842819844
Pagine: 22,00
La rete è in grado di dare potere agli individui. I consumatori possono mettere in ginocchio un’azienda twittando le loro lamentele. Un’organizzazione minuscola come WikiLeaks tiene in scacco i politici di tutto il mondo. Giovani egiziani organizzano una rivoluzione per mezzo dei loro telefoni cellulari.
Ma c’è anche la tendenza opposta dell’era digitale: la ricchezza si concentra nelle mani di un’oligarchia mentre la disoccupazione distrugge la classe media; gli stage gratuiti sono all’ordine del giorno e gli impieghi sottopagati sembrano dover durare tutta la vita.
Il volume è un saggio sugli effetti che internet e i social network hanno e avranno sull’economia e la politica delle società avanzate. Se i network digitali sono corresponsabili della recessione e hanno ridotto in povertà ampi settori della popolazione, l’unico modo perché la tecnologia di rete non sia un fattore di disuguaglianza è cominciare a pagare le persone che condividono liberamente i propri contenuti sul web.
Jaron Lanier (New York, 3 maggio 1960), è un informatico, compositore e saggista statunitense, noto per aver reso popolare la locuzione virtual reality (realtà virtuale, di cui è peraltro considerato un pioniere). Nato a New York da una famiglia di emigrati europei, e cresciuto a Mesilla, nel Nuovo Messico, Lanier è principalmente uno sviluppatore di software, ma scrive anche per riviste, fra le quali Edge e Discover.