Smart grid a Roma, progetto pilota contro i blackout

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Intesa Acea e ABB Italia per l’attivazione di una smart grid. Obiettivi annunciati: ridurre numero e durata delle interruzioni di energia elettrica, favorire la generazione di energia a chilometri zero e integrare fonti rinnovabili.

Italia


Smart grid_Roma

di Flavio Fabbri

 

Presentato nei giorni scorsi a Roma il nuovo progetto smart grid per ridurre sensibilmente le interruzioni di energia elettrica a causa di guasti e sovraccarichi. Ad aggiudicarsi la commessa di Acea è stata ABB Italia, che fornirà nuove apparecchiature di media tensione appositamente studiate per un più efficiente servizio di distribuzione dell’energia elettrica a vantaggio dei cittadini.

 

Obiettivo del progetto, approvato e parzialmente finanziato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, è ridurre i disservizi di rete (nella quantità e nella durata) e il numero di utenti ogni volta coinvolti, tramite la predisposizione sulla rete della Capitale di apparati di monitoraggio, in grado di rilevare in tempo reale informazioni relative al funzionamento dell’infrastruttura di base (big data), e apparati di telecontrollo opportunamente coordinati al fine di migliorare sia la continuità che la qualità del servizio elettrico, col fine di aumentare l’efficienza energetica della rete stessa minimizzandone le perdite tecniche.

 

Come ha spiegato a Key4biz Paolo Perani, Strategic Business Development Manager di ABB Italia: “La tecnologia scelta da ACEA si basa su componenti avanzate ma disponibili sul mercato, ed integrate tra loro a regola d’arte, per cui il sistema è facilmente scalabile ed adattabile a diverse configurazioni. Una soluzione simile, anche se in scala ridotta, è utilizzata ora per la distribuzione elettrica degli ospedali o dei carichi critici degli aeroporti“.

 

Il sistema adottato da Acea, “oltre a soddisfare i parametri fissati dal decreto legislativo per i progetti pilota – ha commentato Perani – e consentire di aumentare ulteriormente l’affidabilità della rete elettrica di Roma“, prevede investimenti da realizzare sulle Cabine Primarie (CP) di Raffinerie e Ponte Galeria e sulle reti da esse alimentate: 6 semidorsali con una lunghezza complessiva di 69,5 km.

 

Attraverso l’uso di tecnologie di comunicazione (ICT) saranno scambiati opportuni segnali con 4 utenti attivi, così da consentirne una reale integrazione nella rete e, più in ampio, nel sistema.

 

Relativamente al tipo di infrastruttura di telecomunicazione da utilizzare, è stata scelta l’Hiperlan, tecnologia simile al Wi-Fi, ma capace di coprire distanze superiori fino ai 30 km. A questa sono state comunque affiancate soluzioni in fibra ottica, Lte e Plc per rendere il progetto replicabile su più ampia scala.

 

L’implementazione delle smart grid sulla rete di distribuzione elettrica urbana è indispensabile, nell’attuale contesto di crescita delle energie rinnovabili, per garantire una gestione dei flussi energetici ormai non più assumibili come unidirezionali. Ulteriori obiettivi annunciati sono infatti l’energia a chilometri zero e l’integrazione/gestione di energia da fonti rinnovabili su bassa tensione.

 

Le due società hanno collaborato in occasione degli esperimenti iniziali, su sezioni della rete elettrica di Roma. I test hanno coinvolto due sottostazioni primarie, 76 sottostazioni secondarie, quattro impianti per la generazione distribuita, diversi clienti collegati in media tensione e circa 1.200 utenti di bassa tensione. Molte delle simulazioni sono state effettuate nel moderno Smart Lab presso lo stabilimento ABB di Dalmine.

 

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