Telecom Italia ha chiuso il primo trimestre del 2015 con ricavi a 5,1 miliardi di euro, in calo del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2014, con un trend di progressivo miglioramento del fatturato domestico, che ha registrato una minore flessione dei trimestri precedenti. Confermato l’obiettivo del miglioramento operativo, in linea con il piano che prevede una stabilizzazione dell’Ebitda domestico nel 2016.
L’Ebitda si attesta sopra i 2 miliardi (-7,7%), mentre l’utile netto è pari a 80 milioni, “il dato risente degli effetti connessi all’operazione di riacquisto di obbligazioni proprie” e per gli effetti contabili del convertendo. “Senza tali impatti il dato dell’utile del primo trimestre si sarebbe attestato sopra 300 milioni di euro. Nel primo trimestre del 2014 l’utile è stato di 222 milioni di euro”, si legge nella nota dell’azienda. I risultati sono in linea con il consensus degli analisti, pubblicato sul sito della società.
Gli investimenti nel periodo sono stati pari a circa un miliardo, mentre il debito netto rettificato si attesta a 27.430 milioni.
Il primo trimestre 2015, si legge nella nota, “ha confermato il trend di progressivo recupero del fatturato domestico, con una minore flessione rispetto ai trimestri precedenti, grazie all’attenuazione della dinamica di contrazione dei servizi tradizionali e allo sviluppo dei servizi innovativi. In particolare sul segmento Mobile si registra un continuo rafforzamento del posizionamento competitivo, con una tenuta delle market share ed una limitata erosione dei ricavi medi per cliente (ARPU), sostenuti in particolare dalla maggiore penetrazione dell’internet mobile”.
Sul Fisso il trend di recupero dei ricavi è sostenuto dal positivo andamento dell’ARPU broadband, dalla progressiva crescita dei clienti ADSL, con offerte premium bundle/flat, e dallo sviluppo dei servizi ICT.
I ricavi Domestic, pari a 3.631 milioni di euro (3.728 milioni di euro nel primo trimestre 2014), si riducono del 2,6% su base reported e del 3% in termini organici.
La performance del primo trimestre 2015, in termini di variazione rispetto al primo trimestre 2014, evidenzia ancora una riduzione (-2,6%, -97 milioni di euro), ma conferma il trend di progressivo recupero iniziato nella seconda metà dell’esercizio precedente (quarto trimestre 2014: -5,%; terzo trimestre: -5,%; secondo trimestre: -8,2%; primo trimestre: -8,3%).
Tale recupero di performance è attribuibile ad una progressiva stabilizzazione della customer base e dell’ARPU sui servizi tradizionali, accompagnata da una difesa delle market share – in particolare sul Mobile – e da un’accelerazione dello sviluppo sui servizi broadband e ultrabroadband.
In Brasile il mercato è condizionato da un deterioramento dello scenario macro-economico, che ha determinato una contrazione della domanda interna, una crescita dell’inflazione ora su livelli superiori all’8% e un marcato deprezzamento del reais. Tali elementi hanno contribuito ad un generale rallentamento della crescita del mercato mobile rispetto ai trimestri precedenti.