La Federal Aviation Authority (FAA) ha un programma ad hoc per ampliare l’utilizzo dei droni.
Secondo il sito della BBC, la FAA avrebbe chiesto a tre aziende la CNN, la PrecisionHawk (azienda di produzione droni ndr.) e la BNSF (compagnia ferroviaria statunitense) di sperimentare l’utilizzo dei droni nei loro rispettivi settori.
L’obiettivo è di allargare l’utilizzo dei cosi detti aeromobili a pilotaggio remoto (APR) anche nel settore giornalistico e quindi coprire alcuni fatti di cronaca, nel monitoraggio dei campi agricoli e nella gestione delle linee ferroviarie.
Questi test fanno parte del programma Pathfinder, annunciato ieri dall’ ad FAA, Marco Huertas, che ha già suscitato entusiasmo tra le file degli appassionati, evidenziando un aumento massiccio delle registrazioni degli operatori.
Nel frattempo, la FAA ha anche presentato un’applicazione rivoluzionaria nel campo dei droni. Si chiama B4UFLY ed è un’applicazione che sarà rilasciata al pubblico quest’estate e che informerà l’utente dell’APR se ci sono eventuali restrizioni o requisiti in vigore nel luogo dove si vuole volare. L’applicazione fungerà da GPS, segnalando la posizione del velivolo oltre a fornire mappe interattive e update in tempo reale sullo spazio aereo.
Un passo avanti quello dell’FAA che vuole allargare i propri orizzonti sul fronte droni, dal momento che le nuove norme erano già in ritardo di 4 anni sulla tabella di marcia.
Nella serie di proposte annunciate quest’anno dall’FAA, un drone può volare solo in volo diurno e deve essere sempre in vista, entro la così detta ‘visual line of sight’. In altre parole, il drone deve essere sempre visibile al pilota. Inoltre c’è il divieto di far volare i droni a meno di 5 miglia (circa 8 chilometri) dagli aeroporti.
Queste restrizioni avevano già creato un precedente importante a febbraio, quando il Presidente americano Obama aveva firmato una nuova proposta di legge che regola l’uso commerciale dei droni. Proposta che si era però scontrata con le regolamentazioni, e aveva quindi gelato le aspettative di big del web come Amazon e Google, che stavano testando i primi servizi di consegna attraverso i droni.
E per quanto riguarda l’Italia? ‘”In Italia, sia pure entro i limiti del Regolamento ENAC, sono attività già possibili, anche se il più delle volte richiederebbero un’autorizzazione per operazioni specializzate critiche da parte dell’ENAC.” commenta Giovanni Battista Gallus, Avvocato, ISO 27001 Lead Auditor, Presidente del Circolo dei Giuristi Telematici, Fellow del Nexa Center e del Hermes Center.
“ E’ il caso, ad esempio della sorveglianza di linee ferroviarie, o del sorvolo di aree urbane per finalità giornalistiche.Tra l’altro” continua Gallus “le riprese per finalità giornalistiche consentono una maggior libertà anche con riguardo alla privacy, godendo di una regolamentazione specifica.
Poi aggiunge, riguardo la app proposta dalla FAA, “è molto interessante l’introduzione della app B4UFLY: sarebbe un bello strumento anche in Italia, contribuendo a fare chiarezza sul dove si possa o meno volare.
A fronte di questi cambiamenti fatti dall’FAA, rimane quindi la necessità di sviluppare delle norme assicurative e di sicurezza che tutelino sia l’operatore di APR ma soprattutto il cittadino e la sua privacy. Staremo a vedere i risvolti di questi primi test.