Due intense giornate di lavori, con oltre duecento operatori del settore, italiani ed esteri, hanno avuto luogo al Centro congressi Kursaal di San Marino, il 24 e 25 Aprile. Vi hanno preso parte molti esponenti di rilievo del sistema televisivo italiano e di quello europeo. La manifestazione è stata ospitata dalla Azienda Autonoma dei Servizi di Stato (AASS) della Repubblica di San Marino, nel quadro di una collaborazione con HD Forum Italia, mirante alla sperimentazione di servizi audiovisivi ad alto valore aggiunto nella rete “fiber to the home” che il Governo di San Marino intende dispiegare prossimamente in tutto il suo territorio.
Hanno presenziato all’apertura dei lavori i Segretari di Stato Teodoro Lonfernini e Antonella Mularoni, il Presidente dell’AASS Anthony Bucci e il Direttore Generale dell’AASS Emanuele Valli. Il saluto del Direttore Generale della RTV San Marino, Carlo Romeo, ha completato gli interventi di apertura.
L’Ultra TV: qualità delle immagini e convergenza
All’ordine del giorno, due fenomeni in simultaneo sviluppo, anche se mutuamente indipendenti sotto vari aspetti: il conseguimento di standard di qualità dell’immagine sempre più elevati e la convergenza sempre più evidente tra la ricezione tramite radiodiffusione (broadcast) e quella tramite la rete a banda larga e ultralarga (broadband). Entrambi i fenomeni caratterizzeranno sempre più il futuro del mezzo televisivo.
Lo spettacolo del 4K
Sul fronte della qualità, tutti i relatori della Conference sono apparsi allineati sull’idea che la specificità distintiva dello schermo televisivo, rispetto a tutti gli altri schermi, è proprio la qualità dell’immagine, sia per la crescente affermazione sul mercato di schermi 4K, ossia con risoluzione quadrupla degli attuali schermi in alta definizione, sia per l’introduzione di tecnologie destinate a migliorare la profondità di colore (BT2020), la stabilità dell’immagine (HFR: High Frame Rate), i dettagli di parti di immagini in penombra o fortemente illuminati (HDR: High Display Range) e la qualità delle componenti audio (Audio object e AC4).
La proiezione del lungometraggio “Samsara”, ha reso evidente le spettacolari caratteristiche delle immagini in 4K, offrendo contemporaneamente la prospettiva di un ideale continuum TV / cinema, elemento molto importante per la catena del valore della distribuzione cinematografica e audiovisiva in termini di omogeneità dei formati. Un lungometraggio come “Samsara” dimostra mirabilmente come immagini di altissima qualtà, girate in 25 diversi siti nel mondo in 5 anni di produzione, possano non solo coinvolgere emotivamente lo spettatore ma “trasportarlo” al centro delle scene rappresentate, concretizzando il motto della conferenza di quest’anno: la UltraTV è il messaggio.
In relazione al 4K la Conference 2015 ha inoltre offerto l’anteprima nazionale da parte di Infinity dello streaming in Ultra HD sviluppato su piattaforma HbbTV a dimostrazione della fattibilità di una distribuzione broadband OTT di contenuti audiovisivi in 4K su TV standard dotati di codec HEVC. La banda necessaria per sostenere tale streaming si aggira intorno ai 20 Mbps, mentre la risoluzione è adattata alla velocità della linea, scalando verso il basso se non risulta sufficientemente prestante.
Broadcast e broadband
La convergenza, tra broadcast e broadband, rende possibile una televisione in cui i contenuti “lineari” si combinano con contenuti interattivi e “on demand”, consentendo inoltre allo spettatore di richiedere insieme alla scena principale anche altri punti di ripresa e, in aggiunta, abilita un’esperienza multischermo, nella quale il display di uno smartphone o di un tablet può interagire con il televisore come mezzo ausiliario e simultaneo della fruizione audiovisiva (Second Screen o Companion Device).
Lo standard HbbTV
Al fine di armonizzare i formati audiovisivi, in un mondo integrato broadcast e broadband, è molto opportuno rendere disponibile su tutti i televisori una piattaforma software di base (middleware) rispondente ad uno stesso standard. A livello nazionale italiano l’esperienza con la Media Home Platform (MHP), l’attuale piattaforma dei servizi aggiuntivi che i broadcaster utilizzano per la distribuzione dell’interattività, ci consente di affrontare con autorevolezza la migrazione verso un nuovo standard pan-europeo denominato HbbTV, tecnologicamente affine al linguaggio HTML utilizzato in tutti i programmi di navigazione internet, e quindi più semplice e universale dell’MHP poichè anche espandibile nei vari “mobility devices”, quali: smartphone, tablet e PC.
A livello paese, per iniziativa di alcune associazioni come Confindustria Radio TV e HD Forum Italia, è stata presa la decisione di abbandonare progressivamente MHP per adottare HbbTV. E proprio alla discussione di un tale passaggio è stata dedicata la giornata del 24 aprile con l’HbbTV Workshop: si dovrà tenere in debito conto la necessità di preservare e trasferire sulla nuova piattaforma l’esperienza di utente relativa agli attuali servizi e si renderà necessaria l’acquisizione di nuove competenze da parte dell’ecosistema italiano di produzione di contenuti interattivi. A rafforzare l’impegno in tale direzione, è stata annunciata la stipula di un Accordo di cooperazione (Liaison Agreement) tra HbbTV e HD Forum Italia, sottoscritto proprio il giorno 24 aprile, tra il Chairman della Associazione HbbTV, Dr. Klaus Illgner-Fehns e Benito Manlio Mari, Presidente HD Forum Italia.
Il Workshop Hbbtv del 24 aprile, al quale hanno partecipato molti esponenti dello steering committee della Associazione HbbTV, ha rappresentato un vero “kick-off” di apertura collaborativa tra le Associazioni, accreditando l’HD Forum quale organismo con il quale sviluppare il confronto per i requisiti italiani delle specifiche e configurazioni tecniche della nuova piattaforma.
La competizione tra OTT e broadcaster
Convitati di pietra sono stati i nuovi player internazionali dell’audiovisivo ricevibile via Internet (tanto per non fare nomi, Netflix, Google e Apple), noti come “operatori Over the Top” (OTT), con piattaforme rigorosamente proprietarie, ossia all’antitesi dell’approccio HbbTV, che si affermano sempre di più non solo grazie alla loro vocazione globale e alla loro forza economica trasnazionale, ma anche grazie al fatto che per raggiungere l’utente usano semplicemente l’infrastruttura pubblica di internet e al fatto che operano con vincoli regolatori e fiscali completamente assenti o molto più blandi di quelli cui devono sottostare i broadcaster tradizionali in ogni singolo paese.
In questo scenario, HbbTV sarà un abilitatore tecnologico della competizione dei broadcaster con gli attori globali Over the Top. Un passaggio epocale, che spingerà i broadcaster a trasformarsi in media company, in grado di offrire i loro contenuti su qualsiasi terminale e attraverso qualsiasi canale di diffusione.
Un tale scenario è stato al centro del keynote speech rilasciato da Giuliano Berretta, che ha anche fornito interessanti dati di mercato: gli smart TV in Italia (ossia i TV abilitati alla connessione in rete) sono attualmente 4 milioni, di cui meno di 1 milione effettivamente connessi, con una previsione di crescita a 20 milioni entro il 2018, di cui almeno 14 milioni stabilmente connessi alla rete.
Omologare le regole
Uno scenario di innovazione impetuoso come un fiume, che andrà opportunamente arginato e convogliato, per portare solo benessere e sviluppo, come ha sottolineato il Commissario AGCOM Antonio Preto, attraverso una omologazione delle regole della concorrenza tra settori, quello della TV e quello degli OTT, un tempo perfettamente distinti ed ora sempre più contigui e operanti su uno stesso mercato dei media.
Omologazione delle regole, all’insegna del pluralismo, della libertà di accesso all’informazione, della tutela della privacy e della protezione dei minori. Temi che saranno posti all’attenzione di un apposito Osservatorio Permanente dell’AGCOM, cui HD Forum Italia ha dichiarato di non voler far mancare il proprio contributo.
Per supportare tale evoluzione, HD Forum Italia si avvale da anni di due strumenti di condivisione e concertazione: la propria Conferenza HD annuale (di cui le giornate 24 e 25 aprile hanno rappresentato l’edizione 2015) e il proprio Gruppo di Lavoro HD Forum Italia dedicato alla produzione di specifiche (HD Book) per il mercato orizzontale dei ricevitori televisivi. A tali strumenti si sono aggiunti, tra il 2014 e il 2015, un Gruppo di Lavoro ad hoc sulla HbbTV che collaborerà con il gruppo tecnico dell’omonima organizzazione paneuropea e un Competence Center Italiano animato da aziende di sviluppo software che hanno fin qui supportato i broadcaster italiani nell’evoluzione delle applicazioni S/W dell’interattività.
Innovazione e sostenibilità
La giornata del 25 aprile ha visto due sessioni dedicate, rispettivamente, alla convergenza di broadband e broadcast, a livello di apparati e rete nella casa dell’utente, e alle caratteristiche dei dispositivi TV del futuro nella casa dell’utente. Molto efficace, a questo proposito, la presentazione di Peter Sykes, strategic manager di Sony Europe, sul modello evolutivo dei sistemi audiovisivi dal punto di vista della qualità: è stato osservato, da tutti i relatori, che l’innovazione anche a livello di sistemi di utente è un percorso inarrestabile, che va però reso sostenibile – per gli utenti – mediante l’adozione opportunamente cadenzata nel tempo di standard sempre più al passo con l’evoluzione tecnologica.
L’Ultra TV alla prova
Infine, ricca di notevoli spunti e di sollecitazioni tecnologiche è stata l’Area dimostrativa allestita a latere della Conference a supporto del tema l’Ultra TV è il messaggio. Quell’Ultra TV che ci invita a guardare oltre la televisione di oggi lungo le due direttrici indicate come l’anima del processo evolutivo: la qualità delle immagini degli schermi in Ultra Definizione 4K e la dimensione personale della nuova televisione che attraverso il broadband e l’interattività propone una fruizione dei programmi televisivi a menù senza più un palinsesto preordinato. È proprio in questa veste che gran parte delle dimostrazioni presenti hanno proposto una televisione nuova proprio nei servizi interattivi di catch-up TV e di video on demand attraverso i servizi già posti in essere da molti broadcaster italiani: RAI, Mediaset, Sky LA7, Tivù ed altri, mentre altri ancora si affacceranno presto alla ribalta. Notevole anche la dimostrazione di Infinity con oltre 5 mila film a catalogo fruibili al costo di una sottoscrizione mensile. Questo a sostegno del fatto che anche la TV di qualità si apre alla fruizione broadband forse addirittura in anticipo rispetto al broadcasting tradizionale e che anche da qui l’avventura della very quality experience può decollare.
I prossimi impegni di HD Forum Italia
Conclusa brillantemente la due giorni di San Marino, HD Forum Italia completerà il suo programma “Eventi 2015” il 25 settembre prossimo a Expo Milano 2015 ancora con la partnership della Repubblica di San Marino. L’evento ideato per l’Expo avrà la forma di talk show e sarà trasmesso anche in streaming TV. Lo scopo che HD Forum Italia si pone con quest’ultimo capitolo è offrire al grande pubblico in visita all’Esposizione Universale la conoscenza delle nuove tecnologie e del futuro della televisione con un approccio divulgativo.
Prima di allora, HD Forum Italia sarà presente al Forum Europeo di Lucca del 12 giugno prossimo con un intervento sulla convergenza broadband-broadcast e sulle tematiche di transizione alla HbbTV.
In autunno, HD Forum Italia sarà presente alla manifestazione All Digital Smart Building di Bologna (14-17 ottobre), per discutere i requisiti di una casa 2.0 idonea per la UltraTV.