Italia
“I ricercatori del Cnr si occupano in modo molto ampio e trasversale dell’Ict, che abbraccia in maniera trasversale tutti settori della ricerca e sviluppo. Passare dalla ricerca all’applicazione dell’innovazione è un elemento molto importante, per questo il Cnr è convinto della necessità di facilitare l’interazione fra mondo della ricerca e dell’Università con le aziende. Oggi più che mai la qualità del prodotto è fondamentale per competere. L’innovazione dell’ICT si diffonde in modo radiale in tutta la società: nella PA, nel settore dei trasporti della sanità”. Lo ha detto oggi Luigi Nicolais, presidente del Cnr in occasione della giornata di studio “Ricerca Scientifica e sviluppo competitivo dell’ICT” che si è tenuta a Roma organizzata dalla FUB (Fondazione Ugo Bordoni) allo scopo di coinvolgere istituzioni, Università e mondo delle aziende nella formulazione di un documento programmatico per dare vita ad un gruppo di lavoro permanente sul tema dello sviluppo competitivo dell’ICT in ottica di sistema. Qui l’intervento del presidente della FUB Alessandro Luciano.
Nicolais ha messo in evidenza che, nonostante la grande disponibilità di software e banda larga, in Italia “purtroppo c’è un problema più psicologico che tecnologico – ha detto – lavorare in un ambiente interoperabile richiede un grande cambiamento di mentalità. Non si è più possessori del dato, ma si diventa condivisori del dato. E questo, soprattutto in molti settori della Pubblica Amministrazione, diventa complesso perché implica un cambio totale del modo di lavorare, che implica l’ingegnerizzazione dei processi e il cambiamento delle norme per accogliere l’Ict. Bisogna convincere tutti i funzionari della PA che il computer non è la macchina da scrivere, ma è un sistema diverso di lavorare”.
In quest’ottica, aggiunge il presidente del Cnr, diventa ancor più importante promuovere l’interazione fra mondo della ricerca e aziende. “La competizione globale oggi si gioca sulla capacità di concorrere in termini di conoscenza e qualità del prodotto e non sul prezzo – precisa Nicolais – Mondo della ricerca e aziende non possono più essere divisi in compartimenti stagni. Per questo negli ultimi due anni ho aperto le porte del Cnr al mondo dell’Università e delle imprese, per creare un ‘Sistema di ricerca Italia’, che metta a fattor comune il contributo di tutti”.