#ddaonline, al via i lavori del Comitato Agcom per lo sviluppo dell’offerta legale

di Raffaella Natale |

Si è insediato il Comitato dell’Agcom che si occuperà dello sviluppo e della tutela dell’offerta legale contro la diffusione della pirateria. Presidente Francesco Sclafani.

Italia


Sede Agcom

L’Agcom accelera contro la pirateria digitale che continua a produrre danno in Italia. Dopo l’entrata in vigore del Regolamento sul diritto d’autore online (Scheda), già operativo da ieri il Comitato per lo sviluppo e la tutela dell’offerta legale di opere digitali, che è presieduto da Francesco Sclafani, Segretario generale dell’Autorità.

Alla riunione di insediamento hanno partecipato 40 rappresentanti delle principali associazioni di settore. Obiettivo, definire il programma di attività del Comitato e la sua articolazione in quattro gruppi dediti ciascuno all’approfondimento delle seguenti linee di attività:

 

  1. Promozione dell’offerta legale
  2. Codici di autoregolamentazione
  3. Educazione alla legalità
  4. Monitoraggio sull’applicazione del Regolamento

 

Le associazioni presenti a questa prima riunione hanno chiesto azioni sinergiche volte a promuovere concretamente lo sviluppo del mercato dell’offerta legale.

La seconda riunione plenaria del Comitato è stata fissata per il prossimo 19 giugno mentre le attività potranno essere seguite sul sito www.ddaonline.it nella parte dedicata al Regolamento Agcom.

 

La pirateria ha bisogno di soluzioni urgenti e la diffusione dell’offerta legale rappresenta sicuramente un buon inizio.

Secondo le stime presentate dall’Osservatorio Web Legalità, il 74,6% degli studenti italiani ha visto nel corso di un mese almeno un film attraverso i canali illeciti. Otto studenti su 10 sono consapevoli la pirateria costituisce un reato penale, mentre solo 1 studente su 2 pensa che chi scarica o guarda copie non originali di film da internet possa causare un danno (White Paper).

Negli ultimi anni nel nostro Paese si sono registrati oltre 255 milioni di atti di pirateria di materiali audiovisivi, con un danno stimato in 500 milioni di euro per tutta la filiera. Senza i giusti interventi, l’Italia rischia in breve tempo di perdere 20 mila posti di lavoro.

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