COMUNICATO STAMPA
“Noi siamo la prima Regione in Italia ad aver, non solo capito la necessità, ma anche attuato concretamente un cambio di passo nell’istruzione scolastica, investendo 27 milioni di euro per ‘Generazione Web’, il programma che introduce la didattica digitale nelle scuole e prevede formazione specifica per i docenti che adottano libri di testo in formato elettronico. Il 60 per cento delle scuole superiori, ormai, ha abbandonato gli strumenti didattici cartacei. Noi mandiamo i nostri ragazzi a scuola di futuro“. Lo ha detto l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Valentina Aprea, intervenendo al workshop ‘Generation Y: ready for work around the world? Aspettative, sogni, delusioni dei giovani in un mercato del lavoro globale‘, organizzato da Fondazione Istud – Osservatorio Giovani e Lavoro presso l’auditorium di Assolombarda.
MERCATO LAVORO APERTO – Secondo il documento pubblicato da Lombardia Notizie, l’assessore ha inoltre affermato che: “Bisogna pensare a un mercato del lavoro aperto orientato al nuovo, generato dallo sforzo comune di politica e imprese, unite per superare quelle rigidità – a loro tempo introdotte a fin di bene – che hanno prodotto diritti, come quello allo studio o al lavoro, diventati oggi vincoli inaccettabili“.
GENERAZIONE ‘Y’ – Quella ‘Y’, con cui si definisce l’intera ‘Generazione’ (conosciuta anche come ‘Millennial generation’, Generation Next o Net Generation) successiva alla ‘Generazione X’, è rappresentata da persone nate tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, oggi chiamate a vivere le nuove sfide dell’occupabilità e della competizione globale.
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE AL 40 PER CENTO – A fronte di una situazione di emergenza, con un tasso di disoccupazione giovanile oltre il 40 per cento e 7 milioni di giovani under 35 che vivono ancora a casa con i genitori, di una ancora eccessiva burocrazia che induce i protagonisti delle aziende a chiedere alle istituzioni di cambiare – e presto – le regole per aumentare la competitività delle imprese, ci sono, almeno in Lombardia, segnali positivi.
TRATTENERE I TALENTI – “Il nostro obiettivo è favorire la possibilità, per gli studenti, – ha proseguito l’assessore regionale – di sperimentare percorsi di alternanza scuola-lavoro, partecipare a stage e a scambi culturali durante il periodo di formazione a scuola per sostenere e valorizzare talenti. Vogliamo trattenerli in Lombardia, dove il lavoro c’è“.
CON ITS 90 PER CENTO STUDENTI OCCUPATI DOPO DIPLOMA – “Basti pensare – ha spiegato – al successo ottenuto dagli Istituti tecnici superiori, che, con percorsi di due o tre anni post scuola superiore, formano ragazzi che, mentre studiano, hanno l’opportunità di frequentare le aziende, testare le proprie competenze, affinare le conoscenze e, raggiunto il diploma a fine studi, nel 90 per cento dei casi trovano occupazione“.