Italia
Il canone Rai non sarà legato alla bolletta elettrica, né tantomeno domani in sede di approvazione del Def si discuterà dell’argomento e dell’ipotesi, circolata nelle ultime ore sulla stampa, di richiedere alla tv pubblica un contributo al Tesoro pari al 10% del canone, cioè 170 milioni di euro a partire dal 2015.
Fonti ministeriali dichiarano a Key4biz che domani il governo non discuterà di canone Rai. Si tratta solo di indiscrezioni circolate in merito alle possibile soluzioni al vaglio per contrastare l’evasione, alla quali stanno riflettendo i vertici di Viale Mazzini così come il Commissario alla spending review Carlo Cottarelli, ma che al momento non si sono tradotte in nulla di concreto.
Dal Ministero riferiscono a Key4biz anche che il governo Renzi non starebbe considerando neppure l’ipotesi di una tassa sui nuclei familiari per recuperare l’evasione del canone, né tantomeno di inserire l’imposta in una delle voci della Tasi.
E’ invece probabile che il Tesoro, nella stesura del Def, abbia previsto delle entrate dal recupero del canone evaso per il 2015, ma questo non si tradurrebbe in alcuna decurtazione delle risorse per la Tv pubblica.
Il compito del Commissario Cottarelli è di proporre soluzioni di risparmio per lo Stato, ma non è detto che tutte le sue proposte saranno accolte dal governo.
Cottarelli aveva anche suggerito la chiusura di alcune sedi regionali Rai ma, come ribadiscono dal Ministero a Key4biz, non ci sarà alcun taglio. A riguardo, nei giorni scorsi il Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli era stato molto chiaro: “Queste scelte spettano alla politica” e non al Commissario alla spending review.
La smentita del governo sulla notizia circolata ieri ha subito raccolto l’apprezzamento dell’Usigrai e dell’Anci che avevano prontamente criticato la possibilità di collegare il canone alla bolletta elettrica, che ieri era data come al vaglio di Palazzo Chigi.
Il governo ha rettificato quanto circolava sulla stampa, assicurando che si trattava di un’eventualità “non prevista” e di notizia “destituita di fondamento”.
“La smentita arrivata da Palazzo Chigi delle notizie di stampa su interventi sul canone Rai è positiva“, ha commentato il segretario Usigrai Vittorio di Trapani, che ha aggiunto: “Si conferma dunque un proficuo clima di dialogo per affrontare con serietà e determinazione il tema della Rai in un’ottica di riforme per il rilancio del Servizio Pubblico”.
Soddisfazione anche da parte dell’Anci. Antonio Satta, componente dell’Ufficio di Presidenza, ha spiegato anche che “Un eventuale riscossione sulla Tasi sarebbe poco sostenibile per i comuni”.