aree critiche

dcx. L’impatto dell’Industrial Internet of Things sui processi aziendali

di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience |

Non a caso, in un suo report recente, Accenture ha indicato l'Internet of Things come forza che potrebbe aiutare le aziende e i governi a superare questo momento di incertezza economica.

#dcx è una rubrica quotidiana dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience.
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Che lo si chiami con il suo nome inglese (Internet of Things) o con la versione italiana Internet delle Cose, non c’è dubbio che la comunicazione tra oggetti intelligenti sia oggi il fulcro delle ricerche e delle discussioni in ambito ‘innovazione’. Non a caso, in un suo report recente, Accenture ha indicato l’Internet of Things come forza che potrebbe aiutare le aziende e i governi a superare questo momento di incertezza economica.

L’intercomunicazione – anche senza intervento umano – è destinata a cambiare il modo in cui le aziende offrono i propri prodotti e costruiscono le esperienze di acquisto per i loro clienti; probabilmente diventerà anche il più grande motore di crescita nel prossimo decennio, reinventando settori industriali in nome dell’automazione ed efficienza.

Fin dagli albori l’Internet delle Cose ha carpito l’attenzione di molti per le sue conseguenze sull’evoluzione della digital customer experience e il suo profondo impatto sulla gestione dei punti di contatto creati dalla rivoluzione mobile, i più promettenti per le tue strategie di engagement e proximity marketing.

Se spostiamo la nostra attenzione dagli utenti finali alla produzione e gestione aziendale, ci troveremo di fronte al cosiddetto ‘Industrial Internet of Things’, ossia il livello zero di questa trasformazione destinata a modificare per sempre il modo in cui le aziende immaginano, progettano, producono e vendono i loro prodotti.

Vediamo allora quali sono le tre aree critiche che devono essere ripensate perché le aziende siano pronte ad adottare con efficacia l’Industrial Internet of Things:

  • Modelli operativi – le aziende dovranno riprogettare organigrammi e modelli operativi, per migliorare l’efficienza, coinvolgere i clienti e creare per loro percorsi innovativi;
  • Valore dei dati – le imprese avranno bisogno di generare insights dalle informazioni raccolte dagli oggetti fisici, convertendo i Big Data in azioni di marketing concrete
  • Coinvolgimento dei dipendenti: l’adozione dell’automazione non significa la fine della forza lavoro. Il cosiddetto ‘employee engagement’ diventa sempre più cruciale e consentirà ai lavoratori di collaborare in modo più creativo.

La vera domanda, allora, è: sono davvero pronte le istituzioni aziendali e governative a intraprendere tutte le azioni necessarie? E tu sei pronto a trarre il massimo vantaggio da questa nuova opportunità?

Per approfondire:

http://blog.neosperience.com/how-the-internet-of-things-will-transform-digital-customer-experience

http://blog.neosperience.com/top-10-disruptive-technology-trends-reshaping-customer-experience

http://blog.neosperience.com/gartners-top-10-technology-trends-for-2015-that-will-change-dcx

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