La kermesse

Internet Governance, Gambardella (ChinaEU): ‘La Cina vuole partecipare al dibattito’

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Internet governance ed economia digitale al centro del Boao Forum fo Asia, la ‘Davos cinese’ alla quale ha preso parte il presidente di ChinaEU Luigi Gambardella: ‘Pechino pronta a investire nella Ue’

Internet governance al centro del dibattito al Boao Forum for Asia (BFA), la conferenza annuale definita come la “Davos cinese” che ha chiamato a raccolta ad Hainan, provincia meridionale della Cina, il gotha del mondo economico del continente asiatico, dove più del 30% dei panel hanno avuto come argomento temi legati al digitale: dall’Internet governance, al banking, passando per la smart health, la smart energy, l’eCommerce, i big data el’Internet of Things.

Tutti temi al centro dell’agenda di governo di Pechino, che attribuisce al digitale un ruolo fondamentale per la crescita industriale del paese e non solo. Tanto che non piùà tardi dello scorso mese di marzo la Cina ha avanzato due nuovi pacchetti legislativi, battezzati “Made in China 2025” e “Internet Plus”, entrambi destinati alla promozione e agli investimenti dell’industria manifatturiera cinese, con l’integrazione di cloud, Internet mobile e infrastrutture. Recentemente il governo cinese ha annunciato la creazione di un fondo di 6,5 miliardi di dollari per lo sviluppo di startup.

Una delle priorità di Pechino è certamente quella di essere coinvolta nel dibattito globale sulla Internet Governance, al momento in mano agli Usa, per contribuire al superamento del digital divide, alle politiche sulla privacy e al tema caldo della net neutrality.

Nel corso della kermesse, il neo segretario generale dell’ITU Zhao Houlin ha dato il suo caldo benvenuto a Luigi Gambardella, presidente di ChinaEU: “Apprezzo molto l’impegno di ChinaEU a sostegno di un rafforzamento dei rapporti fra Cina ed Unione Europea in materia di Internet”.

 

Gambardella (ChinaEU): ‘Cina pronta a investire nella Ue’

La Cina è disposta a investire in Europa, sfruttando l’ opportunità offerta dal piano (da 315 miliardi di euro) del presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker per il rilancio degli investimenti nel continente. Lo ha detto in un’intervista all’Ansa Luigi Gambardella, presidente di ChinaEu, l’associazione per lo sviluppo del digitale tra Cina ed Europa precisando che “Pechino è interessata alle infrastrutture e in particolare al settore digitale”.

Gambardella è stato uno dei pochi europei invitati come relatori al Boao Forum, dove ha incontrato esponenti delle istituzioni e del mondo industriale e finanziario cinese. “Nel corso del Summit Europa – Cina previsto a Bruxelles il prossimo 30 giugno – sottolinea Gambardella – dovrebbero essere trattati dai leader politici anche temi relativi a come aumentare il livello di investimenti e cooperazione economica tra Europa e Cina in settori strategici come Internet, telecomunicazioni ed alta tecnologia”.

“Abbiamo di fronte a noi una occasione unica – prosegue Gambardella – In particolare è possibile raggiungere in tempi brevi un accordo di cooperazione sul 5G, la futura rete mobile ad alta velocità, ed avere una visione comune tra Europa e Cina su quale tipo di 5G ci aspettiamo. Al tempo stesso promuovere in maniera congiunta ricerca e sviluppo? e lavorare insieme per un unico standard e sul tema delle frequenze a livello internazionale”.

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