E’ ancora una città ferita L’Aquila, e lo sarà per molto. Lutto cittadino lunedì 6 aprile nel giorno del sesto anniversario del terremoto che fece oltre 300 vittime, mentre si lavora per ricostruire. ‘La maggior parte delle case della periferia de L’Aquila è ricostruita’, ha detto a Key4biz Giovanni Lolli (Pd), Vicepresidente della Regione Abruzzo e Assessore alla Ricostruzione. ‘Il problema è il centro storico’.
‘Nella norma sull’efficientamento energetico, non era così ben delineata – ha proseguito l’Assessore Lolli – la questione riguardante gli incentivi da spingere tutti quelli della periferia a metterlo in pratica. Molti lo hanno fatto, ma non tutti e forse neanche la maggioranza’.
Nel centro storico il problema è completamente diverso perché ‘per un terzo è fatto di edifici tutelati dalla Sovrintendenza e nel resto c’è un certo numero di abitazioni di pregio. Lì, quindi, sui tetti, non è possibile installare pannelli fotovoltaici’.
‘Noi dobbiamo approvare progetti e renderli operativi per un miliardo di euro l’anno. Nel 2019 potremmo aver finito una parte importante della ricostruzione, tenendo presente che ci sono procedure diverse per quanto riguarda gli edifici privati e quelli pubblici’.
Ma L’Aquila non si arrende e adesso punta su un progetto di Smart Grid. ’17 milioni di euro – ha annunciato l’Assessore Lolli – che prevedono il rifacimento di tutta la rete del rifornimento energetico con un significativo risparmio che riguarderà tutto il centro storico e parte della periferia’.
C’è poi una parte della ricostruzione che riguarda i sottoservizi. Saranno lavori molto moderni, ha precisato l’Assessore, che prevedono l’allacciamento alla fibra ottica fino alla base dei palazzi e successivamente dentro gli appartamenti che verranno ricostruiti, dando a L’Aquila una caratteristica che non ha nessun altro centro storico. ‘Si rifarà tutta la rete dei sottoservizi e la posa per la banda larga’.