Italia
“Il dato significativo – ha spiegato questa mattina il presidente della Regione Gian Mario Spacca nel corso di una conferenza stampa – è la costanza con cui stiamo sviluppando la rete Adsl sul territorio regionale utilizzando la collaborazione di Telecom per quanto riguarda l’efficientamento completo delle centraline. Stiamo cercando di perseguire l’obiettivo della copertura totale del territorio regionale con 20 Mbit e ci siamo quasi, siamo arrivati al 98%. Stiamo affinando la strategia operativa per arrivare alla completa copertura delle Marche. Si tratta di una scelta vitale per il nostro territorio sia dal punto di vista delle famiglie che delle imprese e della pubblica amministrazione”.
“Le Marche infatti – ha spiegato Spacca -, non sono organizzate, a differenza di tutte le altre regioni italiane, in aree metropolitane, ma in un sistema policentrico. E’ quindi essenziale una rete su cui far correre servizi e informazioni per garantire la coesione e l’efficienza della comunità marchigiana. Altro aspetto fondamentale è il fatto che siamo una delle Regioni più industriali d’Italia e tra le prime in Europa ed è necessario supportare al massimo il sistema produttivo nella sua proiezione verso il mondo. Per tutti questi motivi continueremo ad investire fino al completamento dell’obiettivo del Cloud Marche“.
Spacca ha in conclusione annunciato un ulteriore finanziamento di 5 milioni di euro che sarà utilizzato nel 2014 e all’inizio del 2015 per intervenire sulle ultime lacune che ancora esistono nell’ambito dell’area di copertura.
“Siamo convinti – ha dichiarato Simone Battiferri, responsabile direzione Business di Telecom Italia- che lo sviluppo dell’economia locale passi anche attraverso la disponibilità di infrastrutture moderne in grado di favorire la diffusione di servizi innovativi. Per questo, da un lato siamo impegnati nell’eliminazione del digital divide, portando a termine le attività previste nell’ambito del piano telematico regionale, e procediamo nei programmi di sviluppo sia della rete in fibra ottica, che oggi raggiunge l’87% delle unità immobiliari ad Ancona, sia della rete mobile 4G ad altissima velocità, che gia’ copre il 42% della popolazione della regione. Parallelamente – ha proseguito – stiamo lavorando anche per far sì che su queste “autostrade” telematiche siano disponibili servizi e soluzioni in grado di rendere più efficienti le imprese, favorendone anche lo sviluppo internazionale, piu’ agile e facilmente accessibile la pubblica amministrazione e di semplificare la vita dei cittadini, tenendo conto delle specificità che ciascuna realtà locale manifesta, come, ad esempio, con il progetto che ci vede impegnati nella realizzazione dei servizi cloud per la sanità della Regione Marche. Per realizzare interventi di sistema come questi, riteniamo sia fondamentale seguire un modello virtuoso di pianificazione concertata con le realtà locali delle azioni e di collaborazione nella fase di attuazione“.
Cofinanziato per il 60% dalla Regione Marche e per il 40% da Telecom Italia, società aggiudicataria del bando, l’intervento è stato avviato nel marzo 2013 con la firma della Convenzione tra le parti. Fino ad oggi sono state aggiornate 53 centrali, ulteriori 32 lo saranno entro il 2014 e le rimanenti 10 nel 2015.
I Comuni interessati sono 67 e alla fine dei lavori la diffusione dei servizi a banda larga sul territorio regionale sarà dell’89,7% per i servizi ad alta capacità, mentre sarà del 99,9% (lorda) per i servizi a bassa capacità.
Il progetto, realizzato in collaborazione da Regione Marche e Telecom Italia, prevede l’estensione della copertura a banda larga nelle aree a fallimento di mercato, in cui tali servizi non erano disponibili o dove gli operatori non prevedevano di effettuare investimenti autonomi a breve.
L’obiettivo è quello di diffondere i servizi di connettività avanzata. Il progetto contribuisce alle soluzioni tecniche e imprenditoriali per lo sviluppo di un sistema di reti aperto alla concorrenza creando i presupposti per lo sviluppo di servizi futuri. L’infrastruttura realizzata consentirà servizi di accesso a larga banda ideale per streaming audio/video e applicazioni, navigazione in siti graficamente evoluti, consultazione efficace di mappe, caricamento sul web di foto/video e attività di blogging, invio file di grandi dimensioni, servizi di video conferencing.
Tutti servizi che consentiranno di accrescere la competitività del sistema produttivo regionale, la connettività dei privati e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni anche attraverso l’utilizzo di soluzioni di cloud computing.
“Si tratta di una serie di azioni – ha sottolineato l’assessore Paola Giorgi – ricomprese nella strategia regionale per lo sviluppo della banda larga nelle Marche definita dal Piano Telematico Regionale per lo sviluppo della banda larga ed il superamento del digital divide. Il Piano si è infatti posto l’obiettivo di eliminare il digital divide infrastrutturale, estendendo l’accesso alla banda larga a tutta la popolazione entro il 2013 e prevedendo l’eliminazione del digital divide di seconda generazione (servizi broadband avanzati) con velocità fino a 20 Mbit/s con un investimento di 43 milioni di euro. Continueremo sulla strada dell’innovazione in accordo con l’Agenda digitale che riteniamo di vitale importanza in tutti i settori da quello produttivo al pubblica amministrazione, dalla scuola all’ambiente per fare qualche esempio. Siamo convinti che una Regione “smart” renda più facile la vita dei cittadini“.
Oltre all’intervento per la concessione di incentivi finanziari in aree a fallimento di mercato (intervento 3 vedi tabella Comuni in allegato, ndr), le linee di intervento prevedono:
- Realizzazione di dorsali e reti di distribuzione in fibra ottica nelle aree sottoservite: in corso tramite Infratel. L’infrastrutturazione dei servizi di distribuzione con il dispiegamento della fibra ottica (intervento A) consiste ad oggi in circa 750 km di fibra posata, finanziata con fondi MISE, FESR e FAS, a cui verranno sommati entro metà 2015, ulteriori km di tratte finanziate con le economie degli interventi FESR e FAS e con i fondi FEASR. Le reti così realizzate saranno rese disponibili a tutti gli operatori del settore (fissi, mobili e wireless), in una logica di infrastrutturazione di medio/lungo periodo;
- Realizzazione di una rete a banda larga nelle aree marginali del territorio regionale: intervento a cura delle Province in corso, avviate le prime sperimentazioni, riguarda la realizzazione di una rete di accesso wireless nelle aree marginali per le quali un cofinanziamento all’operatore non avrebbe comunque reso redditivo l’investimento a causa del numero esiguo dei soggetti che avrebbero potuto richiedere il servizio una volta disponibile. E’ stata conclusa la fase di realizzazione dell’infrastruttura di rete wireless e si sono appena attivati, in via sperimentale, i primi servizi di accesso.