Sky, il peso della serie A sul progetto paneuropeo

di Raffaella Natale |

L’operazione di Murdoch sotto la lente degli analisti: se Sky Italia acquistasse i diritti Tv della serie A, l’asset acquisterebbe un notevole peso nel network paneuropeo.

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Occhi ancora puntati su Rupert Murdoch sulla scia dell’annuncio di ieri che prevede la creazione di un super network delle pay tv che si trovano sotto l’ombrello della 21st Century Fox dopo lo spin-off della News Corp del giugno scorso.

Il tycoon prova a mettere insieme le sue tv a pagamento ma a differenza di quanto successe nel 2011, quando rinunciò alla scalata alla pay tv britannica, adesso è proprio BSkyB a capo dell’operazione per il controllo di Sky Italia e Sky Deutschland.

La 21st Century Fox controlla il 39,1% di BSkyB, il 100% di Sky Italia e il 57% di Sky Deutschland. Per l’asset tedesco, in base alla normativa vigente in Germania, si dovrebbe poi dar seguito a un takeover della quota mancante.

L’operazione porterebbe alla creazione di un colosso sul mercato europeo della pay tv che però gli analisti guardano con qualche perplessità.

Messe assieme le tre reti creerebbero un gigante europeo forte di quasi 20 milioni di abbonati: ai 10,5 di BSkyB si aggiungerebbero i 4,75 milioni di Sky Italia e i 3,9 milioni di Sky Deutschland.

 

Pay tv e calcio, legame indissolubile

L’industria televisiva europea e internazionale è in pieno fermento e in via di consolidamento: Murdoch lavora al suo super network, in Italia e Spagna si decidono le sorti di Mediaset Premium e Digital+, mentre negli Stati Uniti AT&T è pronta ad acquistare la tv satellitare DirecTV per 50 miliardi di dollari dopo che nel febbraio scorso Comcast ha rilevato Time Warner Cable per 45 miliardi.

Operazioni che inevitabilmente si intrecciano con il risiko dei diritti sportivi, in particolare il calcio.

Se è, infatti, vero il mercato delle pay tv in Italia risente della crisi e gli italiani spendono con maggiore oculatezza, come dimostra l’ultimo trimestre di Sky, è altrettanto vero che tutti sono disposti a spendere di più per poter guardare le partite o altre gare sportive.

Gli analisti puntano però il dito sul fatto che, secondo indiscrezioni, Murdoch stimerebbe l’asset italiano in 5 miliardi di euro. Forse un po’ troppo, secondo l’analista di UBS Polo Tang. Bernstein valorizza Sky Italia in 4 miliardi di dollari. A fare la differenza potrebbero però essere i diritti per la Serie A che sono all’asta.

Per JP Morgan sarebbe una mossa ‘costosa’. La banca americana non vede ‘sinergie sostanziali’ per BSkyB. Secondo gli esperti di Credit Suisse, però, il colosso che nascerebbe dall’accordo risparmierebbe poco in termini di sviluppo prodotto ma avrebbe una forza maggiore nell’aggiudicarsi diritti su film ed eventi  sportivi.

 

In Gran Bretagna BT ha soffiato a BSkyB la Champions League mentre in Italia se l’è aggiudicata Mediaset per 700 milioni e in Germania Sky Deutschland che ha anche comprato i diritti della Bundesliga fino al 2017 per 486 milioni dii euro l’anno.

Al momento nella Ue non è possibile ritrasmettere in altri Paesi i diritti comprati in esclusiva, ma è anche vero che queste regole non sono ancora ben definite. Insomma tutte le carte potrebbero essere scombinate e Sky Italia potrebbe, grazie ai diritti della Serie A, acquistare un notevole peso sul network paneuropeo di Murdoch.

Dal punto di vista antitrust, secondo gli analisti, non dovrebbero esserci problemi visto che Sky manterrebbe la stessa quota su ogni singolo mercato.

 

Confalonieri (Mediaset): ‘Progetto molto ambizioso’

Una manovra che Mediaset non definisce facile. Il presidente Fedele Confalonieri ha parlato di “un progetto molto ambizioso (…) bisogna vedere”.

Per quanto riguarda, invece, lo stato d’avanzamento del progetto di Cologno Monzese per integrare le sue pay tv e per allearsi con broadcaster internazionali, il presidente Mediaset ha detto: “Stiamo studiando”.

La prelazione di Mediaset su Digital+, la pay-tv spagnola attualmente  controllata al 56% da Prisa, scatterà una volta definiti gli accordi con Telefonica che ha fatto un’offerta da 725 milioni per il pacchetto di  controllo. Secondo quanto si apprende, infatti, i 15 giorni di  prelazione, che i contratti parasociali tra gli azionisti di  Digital+ riconoscono al gruppo italiano per fare un’offerta  sulla pay tv, diverranno efficaci solo una volta definiti i dettagli della transazione tra il gruppo telefonico e l’editore de El Pais.

Secondo il quotidiano spagnolo Abc, Mediaset starebbe proprio valutando una controfferta. Un’opzione che Confalonieri ha preferito non commentare. 

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