Telecom Italia vuole subito il 51% di Metroweb. Pollice verso quindi da parte della tlc italiana al rilancio di ieri di Franco Bassanini, presidente di Cdp e di Metroweb, che ha offerto all’azienda guidata da Marco Patuano l’ingresso nella società unica della fibra con una quota di minoranza, con la possibilità di arrivare ottenere la maggioranza una volta concordato il piano d’investimenti.
Lo scrive oggi Repubblica, ricordando che non è la prima volta che la proposta di entrare in Metroweb è stata rifiutata da Telecom Italia. Infatti, già il cda del 19 febbraio scorso aveva congelato all’unanimità il dossier della fibra ottica, perché l’ipotesi di condominio non poteva essere una scelta papabile, dal momento che Telecom Italia vede nel 51% di Metroweb una garanzia per il suo core business che è la rete.
Marco Patuano ha provato nei suoi incontri con Bassanini una road map degli investimenti, in modo da poter ottenere il 51% in Metroweb, ma senza arrivare ad un accordo. Risultato? Da quel momento le trattative tra Telecom e Metroweb si sono allentate.
Nel frattempo slittano i tempi per lo scioglimento di Telco, lo conferma il Cfo delle Generali, Alberto Minali, durante una conference call di commento ai risultati riportati nel 2014 dalla compagnia triestina. Dall’Argentina quindi si aspetta ancora un’autorizzazione finale.
Quali sono quindi le opzioni possibili? Gli altri operatori, fra cui Vodafone e Wind, sono attese in tempi stretti a fare una dichiarazione d’intenti chiara sulla possibilità di un eventuale ingresso in Metroweb. Mentre a Telecom Italia, se intenzionata a mantenere fermo il punto sul ‘tema maggioranza’, non rimane che attendere i risvolti futuri sul dossier. Il rischio però sembra essere quello di procedere ognuno per la propria strada, su un doppio binario.