Smart energy, i Comuni italiani nella rete delle rinnovabili

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Rapporto Comuni Rinnovabili 2014: 700 mila impianti coprono il 33% dei consumi locali e il 15% di quelli nazionali. Edoardo Zanchini: ‘Famiglie e imprese risparmiano autoproducendo energia termica ed elettrica’.

Italia


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Nel nostro Paese sono 8.054 i Comuni che hanno iniziato a sfruttare le potenzialità delle fonti energetiche rinnovabili (i comuni dove si trova almeno un impianto erano 7.937 nel 2013 e solo 356 nel 2006). È quanto si legge nel nuovo “Rapporto Comuni Rinnovabili 2014 presentato da Legambiente, con il contributo del GSE, alla recente Fiera Solarexpo di Milano.

Sul territorio nazionale sono in funzione 700 mila impianti di generazione e distribuzione di energia generata da rinnovabili. Un’energia che nel 2013 è stata pari a 104 TWh e in grado di coprire quasi il 33% dei consumi elettrici comunali e il 15% di quelli complessivi.

I risultati raggiunti dalle rinnovabili nel nostro Paese in termini di produzione e distribuzione nel territorio erano semplicemente inimmaginabili solo 10 anni fa – ha dichiarato il vice presidente di Legambiente, Edoardo Zanchinie dimostrano come gli impianti siano affidabili e competitivi“.

La crisi non ha fatto bene al settore e i Governi che si sono succeduti in questi anni sono stati piuttosto discontinui nel sostenere e promuovere tale industria. Eppure, nel 2013 è aumentata la diffusione riguardo a tutte le fonti: dal solare fotovoltaico a quello termico, dall’idroelettrico alla geotermia, agli impianti a biomasse e biogas integrati con reti di teleriscaldamento e pompe di calore.

Ora però non dobbiamo fermarci – ha sottolineato in un commento al Rapporto Zanchini – perché la crisi economica e i problemi energetici italiani – costi crescenti in bolletta, dipendenza dall’estero e quindi insicurezza, emissioni inquinanti e di gas serra – possono trovare risposta proprio attraverso un modello di generazione distribuito, efficiente e da fonti rinnovabili. L’Italia ha tutto l’interesse a percorrere questa direzione, che permette a famiglie ed imprese di risparmiare autoproducendo l’energia termica ed elettrica di cui hanno bisogno e gestendola in maniera più efficiente“.

Sono 2629 i Comuni in Italia autonomi rispetto ai consumi elettrici e 79 rispetto a quelli termici delle famiglie grazie alla produzione da fonti rinnovabili. Queste realtà si distinguono per la capacità di sviluppare il mix più efficace delle diverse “nuove” fonti rinnovabili (non sono prese in considerazioni i “vecchi” impianti geotermici e idro), e la capacità di rispondere alla domanda locale, proprio perché la prospettiva più lungimirante e vantaggiosa per i territori è di integrarsi tra loro valorizzando le risorse rinnovabili presenti.

(F.F.)

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