L'INTERVISTA

MiSE: ‘Più incentivi per la riqualificazione energetica’. Intervista al Viceministro Claudio De Vincenti

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Il Viceministro Claudio De Vincenti: 'In tema di efficienza energetica, l’azione del Governo è incentrata nel raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dei consumi di energia finale di 15,5 Mtep/anno al 2020, obiettivo fissato dalla Strategia Energetica Nazionale e confermato nel decreto legislativo 102/2014'.

Ridare ossigeno alle industrie nel rispetto della sostenibilità ambientale. E’ uno degli argomenti al centro della politica energetica del Governo di cui abbiamo parlato con il Viceministro dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti. Economista, 66 anni, romano, ricopre l’incarico di Viceministro dal 28 febbraio 2014.

Key4biz. Efficienza energetica priorità nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico, è stato più volte ribadito. Ma come intende muoversi il Governo sul fronte della riduzione dei consumi?

Claudio De Vincenti. In tema di efficienza energetica, l’azione del Governo è incentrata nel raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dei consumi di energia finale di 15,5 Mtep/anno al 2020, obiettivo fissato dalla Strategia Energetica Nazionale e confermato nel decreto legislativo 102/2014 (di recepimento della direttiva sull’efficienza energetica). Il nostro target è certamente tra i più ambiziosi in Europa, anche tenendo conto del fatto che abbiamo un’intensità energetica inferiore rispetto alla media UE (-18% nel 2012).

Key4biz. Con quali strumenti?

Claudio De Vincenti. Per il raggiungimento dell’obiettivo, l’impegno è di potenziare il pacchetto di strumenti di incentivazione e di regolazione già attivi, tenendo conto dell’esigenza di allocare le risorse verso gli interventi con migliore costo-efficacia e rendendo al più presto operative le nuove misure introdotte con il decreto legislativo 102/2014. Crediamo infatti che sia necessario fare un salto di qualità nelle azioni finora messe in atto, in coerenza con la strategia del Governo, e puntare su azioni in grado di dare grandi risparmi di energia e di far decollare un mercato di prodotti di qualità già peraltro molto ben sviluppato.

Key4biz. Con l’ultimo decreto legislativo, si è puntato soprattutto su questo, con la nascita di nuovi strumenti finanziari pubblici in grado di affiancare modelli di intervento innovativi pubblico-privati e l’istituzione di un Fondo nazionale per l’efficienza energetica

Claudio De Vincenti. Su questo stiamo lavorando con il Ministero dell’Ambiente per emanare i provvedimenti di attuazione. Nel frattempo, abbiamo prorogato per tutto il 2015 le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, estendendole anche alle schermature solari e ai generatori di calore alimentati a biomassa. Si è avviata inoltre la Road Map per la riqualificazione energetica degli immobili della pubblica amministrazione centrale, per la cui realizzazione sono stati stanziati 355 milioni di euro per il periodo 2014-2020.

Key4biz. A che punto siamo?

Claudio De Vincenti. Nel mese di ottobre 2014 si è chiusa la prima call ed è in corso la valutazione dei 30 progetti presentati dalla PA.  In questo ambito è stato inoltre emanato il decreto che stabilisce le modalità di funzionamento della Cabina di regia tra MiSE e MATTM che consentirà, attraverso un più efficace coordinamento degli interventi,  di velocizzare l’azione di efficientamento energetico della PA. Abbiamo poi avviato la consultazione su come migliorare il Conto termico e rendere più agevole l’accesso agli incentivi a cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione, in modo da poter aggiornare entro il primo semestre dell’anno.

Key4biz. A cosa state lavorando nel breve periodo?

Claudio De Vincenti. Tra le altre iniziative in cantiere, è prevista a breve la pubblicazione del bando da 15 milioni di euro l’anno per il co-finanziamento dei programmi regionali volti a stimolare le PMI a realizzare diagnosi energetiche o dotarsi di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001. Inoltre,  è in fase di finalizzazione il decreto che fissa i nuovi requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici. Il provvedimento, oltre a consentire un miglioramento dell’indice di prestazione energetica di circa il 40% per le nuove costruzioni, costituisce un passo importante verso la realizzazione degli edifici cosiddetti ad energia quasi zero. In conclusione, il quadro che emerge tra misure attive ed in cantiere  conferma il forte commitment del Governo in questo settore che riteniamo strategico per lo sviluppo e la crescita del Paese e sul quale l’Italia occupa posizioni di leadership nel panorama internazionale.

Key4biz.  Nel 2014 si è registrato un calo dell’eolico del 76%, rispetto all’anno precedente. L’Anev chiede al suo dicastero una revisione degli interventi normativi. In particolare, per le aziende sarebbe penalizzante il sistema delle aste al ribasso per l’assegnazione degli incentivi. E’ possibile un intervento in questo senso in tempi stretti?

Claudio De Vincenti. Le aste si sono rivelate uno strumento assai appropriato per rendere gli incentivi più efficienti. Basti pensare che il ricavo medio (incentivo + energia) assicurato dal precedente strumento – i certificati verdi – ammontava a circa 150 €/MWh, mentre con i ribassi offerti dagli operatori nell’ambito delle procedure di asta finora svolte siamo scesi anche a 90 €/MWh circa. L’efficacia delle aste è un elemento ormai acquisito, e non solo in Italia, tanto che le nuove linee guida comunitarie per gli aiuti di Stato in materia di ambiente ed energia le individuano come principale strumento, a partire dal 2017, per incentivare gli impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili con potenza superiore a 1 MW. Sotto questo profilo, l’Italia ha anticipato quanto accadrà in tutti gli altri Paesi dell’Unione.

Key4biz. E cosa ci dobbiamo aspettare?

Claudio De Vincenti. Pensiamo che non sia realistico rimettere in discussione lo strumento, e ci pare che anche molti operatori di questo siano convinti. Condividiamo invece la proposta di valutare accuratamente i meccanismi operativi delle aste, sulla base degli esiti delle procedure già svolte, con l’obiettivo di assicurare una partecipazione sempre più qualificata e l’effettiva realizzazione degli impianti nei tempi previsti. I nostri uffici sono da tempo al lavoro per predisporre, in tempi rapidi, un provvedimento che dia continuità di sostegno alle fonti rinnovabili elettriche, nel rispetto delle regole europee e nei limiti delle risorse economiche disponibili: in questo ambito ci stiamo occupando anche del perfezionamento delle aste.

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