Web, social network, internet delle cose, big data, sensori, smart home, sono tutti termini che rimandano ad un inedito rapporto diretto tra la nostra vita e l’ambiente tecnologico in cui siamo immersi e da cui scaturisce la generazione continua di dati personali. Noi inondiamo costantemente la rete di dati personali, spesso senza rendercene conto, e questo determina innumerevoli criticità di rilievo giuridico, politico, culturale e sociale, tra cui la protezione di tali dati.
La tutela della privacy delle persone (ormai la differenza tra online e offline è quasi superflua) nasce come esigenza pubblica ed economica, per meglio garantire l’accesso di tutti al progresso tecnologico e all’innovazione, nel rispetto dei diritti individuali, democratici, civili e digitali.
Sul sito web ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali (o più semplicemente Garante privacy), www.garanteprivacy.it, è possibile approfondire il tema, centrale per lo sviluppo della cultura digitale in Italia, quindi conoscere l’attività dell’Autorità preposta alla tutela della privacy e comprenderne l’importanza, anche in relazione agli sviluppi futuri di internet e del mondo iperconnesso (vedi le smart city, l’utilizzo diffuso di piattaforme M2M e senoristica).
Ci sono i canali ‘L’Autorità’, ‘Provvedimenti e normativa’, ‘Attività e documenti’, ‘Stampa e comunicazione’, ‘Attività internazionali’, più i percorsi tematici su ‘Diritti e prevenzione’ e ‘Doveri e responsabilità’, che spiegano in maniera comprensibile a tutti cosa è la privacy, come si tutela e come vanno trattati i dati personali degli altri, in che modo l’Europa sta regolando tale delicato tema.
Un sito semplice nella veste grafica, facile e accessibile, consultabile in lingua inglese e italiana, eventualmente in formato solo testuale, per un’esperienza utente nel complesso stimolante e supportata da servizi online, materiale multimediale ed interattivo, assistenza multicanale agli utenti, aree per scaricare modulistica e documenti ufficiali e molto altro.
Attivati anche dei canali social del Garante privacy su LinkedIn e YouTube, mentre la condivisione generale del materiale pubblicato è possibile anche su Facebook e Google+ , nonchè ascoltabile in formato audio.
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