L'intesa

Frequenze, accordo Cairo-Ei Towers per un nuovo multiplex

di Redazione |

Grazie al nuovo accordo Cairo diventa operatore di rete e potrà disporre di una maggiore capacità trasmissiva per La7, lanciare nuovi canali o affittare a terzi.

Accordo sui multiplex tra Cairo Network ed Ei Towers, la società delle torri che fa capo a Mediaset.

Nella serata di ieri è stata annunciata l’intesa che prevede la realizzazione e la gestione di un nuovo mux nazionale in digitale terrestre destinato ad operare sulla frequenza nazionale in tecnologia UHF (lotto L3), per la quale Cairo ha ottenuto dal Ministero per lo Sviluppo Economico l’assegnazione dei relativi diritti d’uso.

La sottoscrizione degli accordi fa seguito alla sottoscrizione tra le parti del Term Sheet comunicata al mercato il 16 giugno dello scorso anno.

Con la realizzazione del Mux, la Cairo Communication “diventerà attivo anche come operatore di rete e potrà disporre in autonomia di una capacità trasmissiva di circa 22,4 Mbit/s – rispetto agli attuali 7,2 Mbit/s affittati – utilizzabili per trasmettere i canali La7 e La7d dal 1° gennaio 2017 e per trasmettere nuovi canali che il Gruppo intendesse lanciare ed eventualmente per l’affitto a terzi già a partire dal 2016″.

Gli accordi con Cairo, uno dei clienti più significativi del segmento Tv broadcasting consentiranno a Ei Towers di allungare significativamente la vita media del proprio portafoglio contratti e, a regime, di accrescere la marginalità sfruttando la leva operativa tipica dei tower operator.

Più precisamente l’accordo prevede:

  • Una fase transitoria, nel corso della quale avranno luogo la realizzazione, la messa in esercizio del Mux e il primo periodo di esercizio dello stesso, che si estenderà dalla data di sottoscrizione degli accordi al 31 dicembre 2017, e una fase a regime di esercizio del Mux della durata di 17 anni (dal 2018 al 2034);
  • La facoltà di recesso libero da parte di Cairo a partire dal 1 gennaio 2025;
  • Una copertura garantita a regime almeno pari al 94% della popolazione, allineata ai Mux nazionali a maggior copertura.
  • Set di allegati tecnici, KPI, SLA (“Service Level Agreements”) e criteri per il calcolo di penali, coerenti con i livelli di servizio garantiti.

Per quanto riguarda i corrispettivi per Ei Towers, l’accordo prevede: nella fase transitoria, 11,5 milioni di euro (complessivi nel triennio); a regime (a partire dall’anno 2018), pari a 16,3 milioni di euro annui. Tali valori sono comprensivi del corrispettivo per la messa a disposizione dei trasmettitori.

Un potenziale onere annuo per Ei Towers, a partire dal 2018, fino a un massimo di 4 milioni di euro, nell’eventualità in cui la banda disponibile sul Mux non fosse integralmente sfruttata da Cairo con nuovi contenuti propri o di terzi.

Come già annunciato a giugno, Ei Towers prevede inoltre investimenti a proprio carico per un valore non superiore a 18 milioni di euro tra il 2015 ed il 2016, comprensivi dell’acquisto dei trasmettitori messi a disposizione di Cairo. I valori appena esposti sono di poco inferiori a quanto contenuto nel Term Sheet e, di conseguenza, avranno un impatto non significativo sui target di Piano 2015-2018 del Gruppo. (R.N.)

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