Dopo un paio di mesi offline, Pirate Bay, il sito svedese di condivisione di file multimediali, giochi, musica e software tramite BitTorrent, ha annunciato che tornerà online il primo febbraio.
Il conto alla rovescia è partito sul sito soltanto la scorsa settimana, dopo un periodo d’inattività causata dal raid della polizia svedese nei primi di dicembre, che lo ha oscurato.
L’indagine delle autorità – ancora in corso – aveva permesso il sequestro nella sede di Stoccolma di computer e altro materiale ‘high tech’. Il raid era iniziato la mattina. Il pubblico ministero per le violazioni del copyright Fredrik Ingblad faceva capire che l’operazione non è stata di semplice routine: “Non posso rivelare quanto materiale è stato sequestrato ma il team composto da esperti ha lavorato tutta la giornata.”
Un altro duro colpo per Pirate Bay, che a novembre aveva visto il suo co-fondatore Hans Fredrik Lennart Neij – alias TiAMO – arrestato in Tailandia dall’Interpol. Neij aveva già sulla testa una sentenza del 2009 per violazione di copyright, con la condanna a un anno di carcere e al pagamento di 46 milioni di corone svedesi (pari a 4 milioni di sterline).
Nonostante ciò, il sito aveva resistito sia agli arresti dei suoi fondatori sia agli innumerevoli tentativi di blocco da parte degli internet service providers (ISP) in Inghilterra e su scala internazionale.
Pirate Bay stupisce quindi per la sua natura coriacea e una resistenza particolare alle autorità. Con i suoi 3,5 milioni di file torrent, è uno dei maggiori supperter internazionali del movimento anti-copyright. Anche in Italia il servizio è stato colpito più volte dalle autorità, ma è sempre riuscito a tornare online grazie all’aiuto di altri siti alleati.
Le indagini intanto continuano e il sito mantiene il conto alla rovescia che gli permetterà di ritornare nuovamente online per il 1 Febbraio. Staremo a vedere.