Italia
di Flavio Fabbri
È stata pubblicata ieri dal ministro delle Pari Opportunità e delle Città del Governo francese, Najat Vallaud-Belkacem, la lista delle città e dei Comuni che potranno beneficiare dei fondi destinati alla riqualificazione urbana di quartieri particolarmente degradati (le famigerate banlieue).
Secondo il documento presentato dal dipartimento, sono 2500 i quartieri individuati e destinatari di fondi per gli interventi in circa 900 aree urbane. Il criterio scelto, per evitare ogni critica all’operato del Governo, si legge in un articolo di Le Mond online, è quello del livello di reddito dei cittadini: dove è più basso si può fare domanda per accedere ai finanziamenti pubblici.
A tal fine, sono stati stanziati circa 300 milioni di euro per i primi interventi, a cui presto le amministrazioni pubbliche potranno integrare altri 5 miliardi di euro partecipando ai bandi previsti dalle nuove politiche di pianificazione urbana del Governo (nel 2003 i fondi per questo tipo di iniziative sono stati pari a 13 miliardi di euro).
Ad esempio, i primi 1300 distretti considerati ‘prioritari’ sono quelli in cui vive una popolazione con reddito inferiore o uguale a 11.250 euro annui, una soglia considerata dal Governo al di sotto dello standard medio di vita in un’area metropolitana in Francia.
Il dicastero ha inoltre pubblicato una mappa interattiva della povertà in Francia, che visualizza al pubblico le aree più in difficoltà e bisognose di interventi, soprattutto nel Nord-Est e nel Sud-Est del Paese, tra centinaia di Comuni (tra cui Parigi) dislocati dai Pirenei atlantici ai distretti della Senna Marittima (Le Grand-Quevilly Yvetot), di Hauts-de-Seine (Bourg-la-Reine, Sigilli, Rueil-Malmaison), del Rodano ( Ecully Caluire) e della Savoia (nei pressi di Chambéry).