Internet è come l’elettricità, disponibile premendo un bottone e subito accessibile sui dispositivi più diversi, dai Pc ai telefonini. Le nuove tecnologie dai Big data all’internet delle cose e al cloud computing portano con sé grandi benefici in termini di conoscenza e risparmi economici, ma questi vantaggi non devono essere a spese dei nostri diritti fondamentali.
Ecco perché è ora il momento di aggiornare le regole europee sulla protezione dei dati affinché diventino rilevanti anche per il resto del mondo.
È questa la sfida principale per i mesi a venire secondo Giovanni Buttarelli, il Garante europeo per la protezione dei dati (EDPS), che ha sottolineato le sfide e le opportunità dei nuovi trend tecnologici per aziende e regolatori, ricordando che la protezione dei dati è in cima alla lista delle priorità dell’Europa, e non solo perché, non si tratta, ha ricordato il garante europeo, di proteggere Pc o telefonini, ma di proteggere le persone e la loro privacy.
“I big data – ha detto Buttarelli – necessitano anche di grandi soluzioni di protezione dei dati”. Soluzioni che devono necessariamente essere più intelligenti, più semplici e più trasparenti; più democratiche e meno tecniche: alla portata di tutti insomma, perché è della vita di tutti che stiamo parlando.
Ecco il piano strategico del garante europeo illustrato da Giovanni Buttarelli