Italia
Sarà Simona Vicari, Sottosegretario allo Sviluppo economico, a occuparsi del tema delle Smart City. La delega, attribuita una decina di giorni fa, attende solo la ratifica ufficiale. Il decreto è, infatti, alla registrazione della Corte dei conti.
“Per la prima volta questo governo ha individuato un soggetto politico con delega specifica per le città intelligenti“, ha detto Vicari, intervenendo al convegno organizzato da Enel e Limes ‘Smart cities: il futuro delle città. Un’opportunità per l’Italia‘.
Per Vicari, si tratta di un segnale importante che il Ministro Federica Guidi ha voluto dare sul piano politico per rimarcare la valenza che può avere per il nostro paese questa innovazione dei modelli di governo del territorio.
Dalla Ue, 30 mld per le Smart City
I finanziamenti per sfruttare pienamente le opportunità che le Smart Cities possono offrire all’Italia “ci sono e sono anche tanti”, ha poi ribadito Vicari.
“Le risorse più consistenti sono comunitarie – ha spiegato -, dai fondi per la politica di coesione programmazione 2014-2020 all’Italia arriveranno 29,6 miliardi di euro e poi ci sono le risorse messe in campo dal programma Horizon 2020′.
Più precisamente, i quasi 30 miliardi potranno essere utilizzati per la riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche e residenziali e l’integrazione di fonti rinnovabili, attraverso: ‘smart buildings’ grazie all’installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici; produzione di energia da fonte rinnovabile per interventi di efficientamento energetico; soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica; incentivi per la riduzione di consumi energetici ed emissioni gas. E ancora tra le finalità per cui potranno essere utilizzati questi fondi la realizzazione di smart grids, reti intelligenti di distribuzione dell’energia; la diffusione del teleriscaldamento e del teler-affreddamento per l’efficientamento energetico, aumento dello sfruttamento delle bioenergie. E, nell’ambito della mobilità, si guarda a un aumento della mobilità collettiva, alla gestione del traffico, alla mobilità sostenibile.
Strategia nazionale per le Città Intelligenti
“A livello amministrativo non c’è ancora una direzione specifica”, ha aggiunto il Sottosegretario, precisando: “dal canto mio assicuro il massimo impegno e un approccio pragmatico’.
In Italia, ha indicato Vicari, i progetti sono frammentati ed è mancato finora un coordinamento, la collaborazione pubblico e privato è scarsa, come scarsa è l’interoperabilità dei dati, mancano criteri di monitoraggio sui progetti per le Smart City, manca una banca dati. Ecco allora dove si deve intervenire, definendo però prima di tutto ‘una strategia nazionale’.
La priorità, secondo il Sottosegretario, è un’ampia campagna informativa a livello nazionale e in tempi brevi sulle Smart Cities “che porti esempi concreti ai cittadini sui benefici che derivano dalle città intelligenti’.
I dati dell’Unione europea, ha sottolineato, parlano di una popolazione che per il 70% vive nelle città dove si consuma la gran parte dell’energia disponibile e dove si ha la più alta concentrazione di emissioni di gas. Allora occorre guardare alle città in modo nuovo.
“Il concetto di smart – ha osservato Vicari – deve avere come finalità l’umanizzazione della nostra società, rendendo più semplice la vita dei cittadini. Potremmo parlare di ‘human Smart Cities’. Un sistema che funzioni in modo efficiente e che si fondi sulla collaborazione tra tutti i soggetti che vivono il territorio: pubblica amministrazione, cittadini, imprese’.