L’Italia è ancora in ritardo sulle politiche che dovrebbero ridurre il digital divide, sia a livello privato che nell’impresa.
Secondo il rapporto “e-Intensity Index” del Boston Consulting Group, che prende in esame tre indicatori di performance (Enablement: ovvero la qualità delle infrastrutture e dell’accesso alla rete; Expenditure: quanto viene speso per e-commerce e pubblicità online; Engagement: quanto imprese, governi e consumatori abbracciano l’utilizzo di Internet), ancora nel 2013 l’Italia si confermerebbe a metà classifica a livello mondiale. Un dato non confortante, se si guarda ad altri paesi europei come la Francia o la Germania (tralasciando i fuoriclasse scandinavi), ma anche la Spagna con cui eravamo praticamente pari merito solo nel 2009.
Ad incidere in modo significativo in questo campo sono le politiche governative: nuovi attori globali come Brasile, Cina, Russia, ma anche paesi dell’ultimo allargamento europeo come Lituania, Lettonia ed Estonia mostrano un sempre più rapido miglioramento.
Anche per questo l’Italia deve recuperare molto rapidamente il ritardo accumulato negli anni passati.
La facilità di accesso, che attiene alle infrastrutture, deve essere accresciuta almeno quanto la capacità di utilizzo da parte di cittadini ed imprese. Fattori questi tanto più importanti nella società della Conoscenza, in cui la circolazione di informazioni e dati rappresentano ormai i prerequisiti per lo sviluppo economico e sociale, oltre che per l’innovazione dei sistemi di produzione.
Partendo dalla dimensione quotidiana di luoghi commerciali, scuole, ospedali si può allora accendere anche “dal basso” il motore dell’economia digitale, trasversale ormai a tutti i settori, imprimendo una forte accelerazione alla modernizzazione del Paese.
Per questo sostengo attivamente la proposta di legge dell’onorevole Sergio Boccadutri “per la diffusione dell’accesso alla rete internet mediante connessione senza fili”, che vuole assicurare ai cittadini l’accesso capillare e pubblico alla rete con modalità semplici e a portata di mano.