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#SosTech. Telefonia mobile: il Wi-Fi per condividere la banda e navigare più veloci

di Andrea Galassi |

Gli operatori di telefonia mobile statunitensi stanno valutando una tecnologia che consente di prendere in prestito la larghezza di banda da un cellulare che si trova nelle vicinanze nel caso in cui il segnale della propria rete sia debole. La soluzione è stata ideata dalla startup M87.

Rubrica settimanale #SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe.

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Si immagini il seguente scenario. Un utente X di telefonia mobile che ha attivato un servizio per accedere a Internet tramite cellulare è nel retro di un bar. Un utente Y, anch’egli in grado di connettersi alla Rete in mobilità con lo stesso network, è invece vicino alla finestra del bar.

L’utente X è in un luogo in cui il segnale della propria rete cellulare di riferimento è debole e non riesce a fruire di una velocità di download sufficiente per eseguire determinate azioni. L’utente Y è invece più vicino alla stazione radio base e quindi gode di un segnale più potente.

La tecnologia sviluppata dalla startup texana M87 permette all’utente X di prendere in prestito la larghezza di banda dall’utente Y e aumentare così la velocità di download, nell’ordine di almeno il 50%. La condivisione avviene tramite Wi-Fi e poggia su un software installato a bordo dei telefonini.

La soluzione ideata da M87 muove dalla tecnica mesh networking, attraverso cui è possibile implementare una rete a maglie tramite una WLAN (Wireless Local Area Network), costituita da nodi che fungono da ricevitori, trasmettitori e ripetitori. Una rete senza fili cooperativa.

Due operatori di telefonia mobile statunitensi, impegnati nella ricerca di soluzioni utili per migliorare la loro copertura, stanno valutando la tecnologia proposta da M87, ha riferito David Hampton, amministratore delegato della startup con base ad Austin. L’azienda ha raccolto 3 milioni di dollari all’inizio del 2014.

A contribuire al progetto sono anche Qualcomm e 21Vianet. Quest’ultima è il più grande fornitore di servizi data center per Internet in Cina e nel 2015 lancerà una rete cellulare caratterizzata dall’implementazione della tecnologia messa a punto da M87.

Prendere in prestito la larghezza di banda da un cellulare nelle vicinanze, tuttavia, avrà un “costo”. Per il donatore, peraltro. La batteria dell’utente Y perderà il 10% di carica per consentire all’utente X di fruire di una maggiore velocità di download.

Hampton ha spiegato che il software di M87 può essere impostato in maniera tale che il telefonino renda disponibile la larghezza di banda soltanto se la percentuale di carica della batteria è pari almeno al 60%.

Gli operatori di telefonia mobile che vorranno adottare la tecnologia in oggetto saranno chiamati a installare il software di M87 sui telefonini proposti in vendita. Il programma lavorerà in background e ricercherà dispositivi compatibili nelle vicinanze.

Secondo Pan Hui, docente di Informatica presso la Hong Kong University of Science and Technology, la soluzione di M87 sembra fattibile, ma si dovrà garantire agli utenti che i loro dati sensibili rimangano al sicuro durante la condivisione della larghezza di banda. A tal proposito, M87 ha reso noto che si potrà ricorrere alla crittografia.

Hui ha posto anche altre questioni. Come spingere gli utenti a dare in prestito la loro larghezza di banda? Perché si dovrebbe consumare batteria per far sì che un altro utente possa avere una velocità di connessione più elevata?

Hamptom ha risposto che gli operatori di telefonia mobile che adotteranno la tecnologia di M87 dovranno trovare soluzioni che motivino gli utenti a usare la medesima, attraverso bonus, per esempio. Il CEO di M87 ha inoltre raccomandato ai carrier di offrire agli utenti la possibilità di scegliere se partecipare o no al progetto, tramite un meccanismo opt-in / opt-out.

Si ricorda che è possibile affidarsi al servizio di comparazione delle offerte di telefonia mobile curato dagli esperti di SosTariffe.it per individuare il piano tariffario che meglio risponde alle proprie esigenze, anche con riferimento al traffico dati.

Fonte: http://www.technologyreview.com/news/532261/why-nearby-phones-may-soon-be-borrowing-your-bandwidth/#comments

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